De Magistris candidato in Calabria,
Tansi frena «Sarò io il presidente»

De Magistris candidato in Calabria, Tansi frena «Sarò io il presidente»
di Luigi Roano
Mercoledì 27 Gennaio 2021, 10:30
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Addio al laboratorio Calabria: sono bastati 7 giorni e un solo incontro a Carlo Tansi per rompere con il sindaco Luigi de Magistris, i due correranno entrambi per la presidenza della Regione calabrese. Lo strappo - difficilmente ricucibile perché presupporrebbe un passo indietro di uno dei due - è stato assorbito bene da de Magistris e la sua squadra, nel senso che sono convinti che invece ci sia tempo per trovare una nuova sintonia. Quelli di Tansi - perché lui, il geologo, non ha fatto dichiarazioni in prima persona - sono invece arrabbiati e si lamentano del fatto che de Magistris ha inondato di interviste le tivvù locali facendo intendere che il geologo - già candidatosi l'anno scorso - avrebbe accettato di farsi da parte per appoggiare la corsa dell'ex pm. «Noi fondatori del movimento civico Tesoro Calabria e candidati delle tre liste - si legge in una nota - al fine di eliminare dubbi ed equivoci ingeneratisi negli ultimi giorni in merito ai rapporti tra Tansi e de Magistris, ribadiamo come l'unico candidato alla presidenza della Regione sia Carlo Tansi». Quindi l'ultimatum al sindaco: «Invitiamo il candidato de Magistris a essere chiaro e leale con i calabresi indicando pubblicamente, entro il 2 febbraio, quante liste, quanti candidati e quali coalizioni civiche e politiche sostengono la sua candidatura». In realtà dalle parti di Tansi le acque sono agitate. Il geologo sulla sua pagina fb ha lanciato un sondaggio con questo quesito: «Siete d'accordo che Tansi faccia un passo indietro per far candidare de Magistris a presidente della Regione Calabria?». Hanno risposto solo in 848 ed è scoppiato un mezzo giallo perché c'è una doppia lettura delle risposte. «Non sono d'accordo: 454; Sono d'accordo 297; Neutrali 82; Indecisi 15» è l'analisi della dottoressa Concetta Petruzza. Tuttavia un gruppo di attivisti - sempre di Tesoro Calabria - ha fatto una controanalisi che ha dato altri numeri. «Si Tansi 640 (48%) contro Si de Magistris 593 (45%)». Comunque la si vede il sondaggio ha spaccato la base. E ha già visto un addio eccellente, quello di Ugo Vetere sindaco antimafia di Santa Maria del Cedro, tra i fondatori di Tesoro Calabria che ha rifiutato la candidatura alla Regione e preso le distanze da Tansi con un lungo intervento, la bellezza di 17 minuti, su Fb: «Non passerò alla storia per avere detto no a de Magistris, una persona perbene che ha combattuto la mafia e per questo ha pagato. Non ci sono motivi per i quali Tansi non trovi un accordo con il sindaco di Napoli». Sulla pagina fb Vetere ha in bell'evidenza le dichiarazioni di Palamara che rivela come de Magistris all'epoca in cui faceva il pm a Catanzaro fu fatto fuori dalla Procura «dal sistema per le inchieste WhyNot e Poseidone». Insomma, c'è un gran fermento in Calabria dove lo scorso weekend è stato avvistato il fratello del sindaco Claudio, il segnale che la macchina elettorale dei de Magistris è partita.

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A Il Mattino risulta che le liste che de Magistris schiererà per questa competizione elettorale - che si dovrebbe tenersi l'11 aprile pandemia permettendo - saranno due o tre.

Le adesioni e le richieste di candidature - fanno sapere dal quartier generale di de Magistris - «sono tantissime». E non spaventa quelli di demA nemmeno la raccolta di firme: ne dovrebbero bastare più o meno 3mila visto che in Calabria sono solo 3 le circoscrizioni. L'ex pm, questa la certezza, procederà con la sua campagna elettorale perché convinto di vincere. Ieri è stato a Roma dove ha fatto incontri sul Recovery plan in chiave Napoli. E incontri politici soprattutto con il M5S in chiave Calabria. I grillini presenteranno un loro candidato, questa la sostanza della chiacchierata, il che per de Magistris sarebbe un autentico colpo di fortuna. Il tavolo del centrosinistra calabrese scricchiola, il Pd e il M5S non hanno trovato a oggi nessun intesa. Se ognuno va per conto suo a de Magistris andrebbe di lusso. Rispetto a quando si è candidato a sindaco l'incognita vera è che per le regionali c'è il turno unico, una differenza sostanziale perché le alleanze hanno un peso decisivo e la corsa solitaria potrebbe non bastare. 

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