Napoli, de Magistris sempre più giù: flop trasporti e rifiuti, così ha perso consensi

Napoli, de Magistris sempre più giù: flop trasporti e rifiuti, così ha perso consensi
di Valerio Esca
Mercoledì 8 Luglio 2020, 09:00
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Tra le priorità di inizio anno il sindaco Luigi de Magistris aveva individuato la strada da seguire fino alla fine del suo mandato: «Migliorare servizi strategici che sono oggettivamente in affanno: rifiuti, trasporto e decoro, in primo luogo». E proprio i servizi erogati dal Comune sono costati al primo cittadino la retrocessione al 100 posto nella classifica del Governance Poll 2020, un'indagine sul livello di gradimento dei presidenti di Regione e dei sindaci delle città capoluogo di provincia, realizzata per Il Sole 24 Ore da Noto Sondaggi. Trasporti, welfare, arredo urbano e verde sono i veri talloni d'Achille dell'amministrazione comunale.
 


TRASPORTI
Con soli otto treni su tutta la linea 1 della Metropolitana i tempi di percorrenza si sono allungati. Per un treno si arriva ad aspettare anche 15-20 minuti, senza considerare i continui guasti ai convogli. Ieri, per esempio, la circolazione della linea 1 è stata effettuata con cinque treni su otto. Tutte problematiche che hanno influito sicuramente sulla popolarità del primo cittadino. I 20 nuovi treni comprati dal Comune, i primi due sono già arrivati, dovranno svolgere il collaudo tecnico. Ovvero percorrere 5mila chilometri senza passeggeri. In sostanza prima di sei mesi non saranno a regime. Difficoltà anche sulle linee bus, con la maggior parte della flotta vetusta e ferma ai box. Sui circa 230 bus, solo il 60 per cento circa ha l'aria condizionata. Con l'arrivo dei nuovi bus la situazione dovrebbe migliorare. «I treni della linea 1 sono degli anni 90 spiega l'amministratore Anm, Nicola Pascale - . In questi anni il Comune ha avviato tutto quanto necessario per comprare venti treni nuovi, un'attività tutt'altro che semplice, e presto saranno in circolazione. Con questa iniziativa il servizio migliorerà sensibilmente. Nel 2018 abbiamo messo in circolazione 56 nuovi bus comprati dal Comune di Napoli e ora ne stanno arrivando altri 73 acquistati dall'azienda con il contributo della Regione Campania migliorando frequenza e impatto ambientale. Tre anni fa Anm era sul punto di fallire, ora abbiamo un concordato approvato dal tribunale e un bilancio in attivo nel 2018 e nel 2019. Lavoriamo ogni giorno per migliorare con la risorse disponibili».

WELFARE
Sul tema Welfare è stata molto dura l'invettiva di Toni Nocchetti, presidente dell'associazione Tutti a Scuola onlus: «Sull'assistenza domiciliare e trasporto scolastico non abbiamo servizi tuona Nocchetti -. Siamo all'anno zero. I trasporti scolastici sono centellinati al lumicino, per non parlare degli assegni di cura che non vengono pagati». Intanto dal Comune sono stati svincolati circa 7 milioni di euro proprio per i servizi ai minori, per l'assistenza domiciliare, barriere architettoniche, i permessi H e il «Dopo di noi», per l'assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. Monica Buonanno, assessore al Welfare di Palazzo San Giacomo, prova a chiarire alcuni dati: «Con il trasporto disabili copriamo circa 50 persone, accompagnate da Napoli servizi, mentre a circa 1500 diamo un contributo che paghiamo con fondi della Regione. Gli assegni di cura sono in liquidazione. Alla fine aggiunge Buonanno ce l'abbiamo fatta, le persone avevano perso la speranza».

VERDE
Lo stesso primo cittadino ha riconosciuto le difficoltà in settori come verde e arredo urbano. Fondi ce ne sono pochi, anche se adesso è arrivata una boccata d'ossigeno dalla Città metropolitana, con 5 milioni di euro destinati al verde pubblico. La Villa Comunale ha subito interventi di potatura sulle aiuole, ma in un contesto abbastanza complesso. Sono anni che associazioni e cittadini richiedono interventi strutturali sulla Villa, senza mai ottenere risultati. Al Virgiliano c'è un progetto di mecenati, che vorrebbero intervenire sul parco donando 200mila euro per rimettere in sesto un parco diventato un cimitero di alberi mozzati. Sia all'esterno, che all'interno. Un colpo al cuore. Tra una difficoltà e l'altra il progetto è rimasto al palo. Dal Comune fanno sapere che l'investimento di «5 milioni di euro destinati alla sostituzione delle ceppaie e all'ampliamento del patrimonio arboreo della città rappresenta un'iniziativa importante.
Il servizio ha stimato in 36 mesi la durata dell'accordo quadro, compresa la manutenzione per 24 mesi delle piante messe a dimora». Intanto è di ieri la denuncia del presidente della commissione Ambiente del Comune, Marco Gaudini: «Pianura, Fuorigrotta, Soccavo, Vomero, centro storico, la città di Napoli appare nuovamente in difficoltà sul fronte rifiuti».

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