«La Giunta De Luca - si legge in un volantino distribuito dai contestatori - sta lanciando il grande corso concorso con la promessa di 10.000 posti di lavoro nella pubblica amministrazione. In una Regione come la nostra dove le uniche alternative alla disoccupazione e alla povertà sono spesso l'illegalità e l'emigrazione, un annuncio così desta grande attenzione e alimenta le aspettative di migliaia di disoccupati. Peccato che di posti di lavoro non ci sia traccia se da un rapido sguardo al decreto che predispone il concorsone si legge chiaramente che le pubbliche amministrazioni dopo un periodo di formazione a carico della Regione Campania possono, non devono, attingere alla platea degli idonei al concorso. Una bella trovata elettorale da parte della giunta targata Pd. Se poi si segue la linea di finanziamento per questa operazione si scopre che non solo la Regione non mette un euro di tasca propria ma l'intera operazione viene finanziata con 105 milioni dal fondo sociale europeo per lo sviluppo e la coesione. Saranno esclusi gli over 50, la fascia più debole che difficilmente trova collocazione nel mercato del lavoro una volta che ne è uscita. Saranno esclusi tutti quelli che appartengono alle categorie A B cioé né diplomati né laureati di cui le pubbliche amministrazioni hanno comunque bisogno per alcune posizioni. Nessuna risposta per i precari storici della pubblica amministrazione».
«Stiamo lavorando con il Formez per dare una accelerata alle procedure per fare il concorso del piano per il lavoro.
Contiamo per fine primavera di fare questo benedetto concorso dopodiché partono le procedure» ha detto De Luca a margine del convegno sul lancio del suo Piano lavoro per la Campania, organizzato dalla Fondazione Ad Astra. «Avremo la possibilità - ha spiegato De Luca - di mandare a fare i corsi di formazione a 10mila giovani nei Comuni della Campania ma anche in altri uffici, come le Corti di Appello di Napoli e Salerno, che hanno accettato di partecipare al Piano per il lavoro. È una bella occasione per 10mila ragazze e ragazzi, diplomati e laureati, per imboccare la strada del lavoro vero, non del contributo. La Regione investe 110 milioni di euro per questo programma, dobbiamo solo sollecitare di più il Formez a bruciare i tempi per concludere questo concorso».