Elezioni 2022, in Campania sfida all'ultimo seggio tra big, ministri ed ex premier

Elezioni 2022, in Campania sfida all'ultimo seggio tra big, ministri ed ex premier
di Adolfo Pappalardo
Martedì 23 Agosto 2022, 08:00 - Ultimo agg. 19:33
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Gli ultimi veleni, nel giorno della presentazione delle liste, tempestano Forza Italia e Fdi. Con gli esclusi, molti, che accusano i vertici di partito di aver piazzato paracadutati e raccomandati. A danno degli uscenti. Ma d'altronde, in Campania, come altrove, nelle teste di lista del proporzionale e nei collegi più sicuri troviamo i big dei partiti. Tutti i partiti, di tutti gli schieramenti. Portando così, per la prima volta, a scontri diretti mai visti per le prossime politiche del 25 settembre. Operazioni molto complesse per la presentazione delle liste, protrattesi ben oltre il termine delle 20 di ieri. 

Sopiti ormai quelli del Pd, le cui liste sono state rese pubbliche a Ferragosto, tocca ora al partito della Meloni e a quello di Berlusconi. «Una vergogna», tuona Marco Nonno, consigliere regionale Fdi da migliaia di voti ma attualmente sospeso per una vecchia condanna. «Ho portato a Roma 160 profili disponibili per la candidatura, poi Giorgia Meloni ha fatto le scelte. Da statuto le liste le approva la direzione nazionale», tenta di chiudere Antonio Iannone, senatore uscente e coordinatore regionale, beccandosi la controreplica dura dalla base: «Fdi non è una caserma ma un partito: i coordinatori passano e anche i leader». Stessa aria, di tempesta, anche in Forza Italia dove vengono confermate le esclusioni del coordinatore regionale uscente, Domenico De Siano, di quello di Napoli, Antonio Pentangelo, e di Caserta, Carlo Sarro. È praticamente un repulisti della vecchia guardia in casa azzurra. 

E se manca la base sono i big a sfidarsi. È il caso del Senato a Napoli (proporzionale) dove si affronteranno due ex premier come Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, rispettivamente come leader di Italia Viva e Forza Italia. Dietro Renzi, ancora, da segnalare la ministra Maria Stella Gelmini, ex azzurra ora passata con Azione. Mentre il Pd, sempre per palazzo Madama, schiera un big come il ministro dei Beni culturali uscente Dario Franceschini. Senza contare come il rimescolamento dei partiti, per addii e abbandoni, produce anche scontri fratricidi. È il caso del collegio uninominale della Camera di Napoli-Fuorigrotta dove si sfideranno il ministro Luigi Di Maio (in coalizione con il Pd) e l'ex compagno di partito, l'ex ministro grillino Sergio Costa. E solo per un pelo Di Maio si è ritrovato lui e non Giuseppe Conte, candidato invece nel collegio plurinominale Campania 1-01, corrispondente al territorio di Napoli città e i comuni dell'area flegrea. Ma attenzione perché Napoli-Fuorigrotta è anche il terreno di scontro di altre due ex colleghe di partito: Mariarosaria Rossi per il centrodestra in quota moderati e il ministro per il Sud Mara Carfagna per Azione-Italia Viva, qui alla sua prima prova dopo l'uscita dalla casa azzurra. Ma la ministra corre anche nei quattro listini proporzionali della Puglia e nel listino del collegio 2 di Campania 2 (Salerno-Avellino). Rimanendo dalle parte di Italia Viva, invece, il partito di Renzi anche qui si gioca tutto nel proporzionale e, oltre all'ex sindaco di Firenze, mette in campo l'uscente Ettore Rosato e l'ex capo di Stato maggiore della Difesa e dell'Aeronautica militare, Vincenzo Camporini. E anche qui qualche veleno, anche se sottotraccia, si registra visto il numero dei paracadutati e l'esclusione di un renziano della prima ora l'uscente Gennaro Migliore, su cui il partito un po' di mesi fa puntava come sindaco di Napoli. La compagna del Cavaliere, invece Marta Fascina, è candidata nei collegi 1-02 (Napoli), 2-01 (Benevento e Caserta) e 2-02 (Avellino e Salerno) della Camera, alle spalle di Antonio Tajani. Per il Pd, oltre a Franceschini (al secondo posto l'uscente Valeria Valente), c'è un altro ministro come Roberto Speranza mentre in nella provincia, capolista è Marco Sarracino, under 35 scelto direttamente da Letta e finito l'altro giorno sotto il fuoco della Meloni per un suo vecchio post sulla rivoluzione d'Ottobre. Fdi, invece, presenta un mix di nuove proposte e politici esperti. Nella circoscrizione Campania 1 al plurinominale della Camera, che comprende il territorio di Napoli e dell'area metropolitana, in entrambi i collegi la capolista è Marta Schifone, figlia di Luciano, storico esponente della destra napoletana. Al Senato, invece, l'ex presidente del Senato Marcello Pera seguito dalla senatrice uscente Giovanna Petrenga (vicinissima a Giorgia Meloni) e da Sergio Rastrelli (figlio dell'ex presidente della Regione Antonio). Infine la Lega punta sugli uscenti Pina Castiello e Gianluca Cantalamessa capolista nei due collegi per il Senato, con Castiello che va anche all'uninominale regionale, e sui tre consiglieri regionali Severino Nappi, Attilio Pierro e Giampiero Zinzi

Nell'area di Salerno, fortino del governatore De Luca, si vede invece nettamente la mano del governatore nelle liste del Pd: capolista al proporzionale è il figlio Piero De Luca, parlamentare uscente, mentre all'uninominale ci sono due fedelissimi come il vicepresidente Fulvio Bonavitacola e il consigliere regionale Luca Cascone. Fdi invece a Salerno punta sugli uscenti Edmondo Cirielli ed Antonio Iannone. Per l'M5s, invece, da segnalare la corsa nel collegio del Cilento di Dario Vassallo, fratello di Angelo il sindaco di Acciaroli ucciso nel settembre 2010. Un ex grillino, come l'avvocato Oreste Agosto, acerrimo nemico di De Luca e del Crescent, lo ritroviamo ora con Clemente Mastella a Salerno. Infine Italexit, il movimento di Paragone, che candida l'ex vicequestore di Roma no vax Nunzia Schilirò come capolista nel collegio plurinominale Campania 2 al Senato. 

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