Elezioni 2022, Franceschini e Amendola candidati a Napoli: ora gli aspiranti Pd sono 24

Elezioni 2022, Franceschini e Amendola candidati a Napoli: ora gli aspiranti Pd sono 24
di Valerio Esca
Domenica 31 Luglio 2022, 10:00 - Ultimo agg. 20:29
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Si allunga la lista dei possibili candidati del Pd napoletano alle prossime politiche. Sono passati da 18 a 24 in poche ore. L'elenco approvato in segreteria provinciale venerdì è stato aggiornato ieri in direzione, dove è stato approvato all'unanimità dei presenti (51 su 73). E sembra destinato «ad allargarsi nei prossimi giorni» fa sapere il segretario provinciale Pd Marco Sarracino. Anche se in realtà già adesso c'è da sgomitare per accaparrarsi un posto al sole. Restano diversi i nodi sulle candidature che la segreteria nazionale dovrà sciogliere, ma il commissario regionale Francesco Boccia assicura: «Non ci saranno quelle tristi notti del 2018. Non è lo stile di Letta, faremo le cose in maniera trasparente». Ma striglia gli assenti, uscenti e consiglieri regionali che vogliono candidarsi anche se le regole lo vietano: «Dico a tutti di vivere il Pd sempre: era meglio che ci fossero stati anche se la candidatura non si decide sulla presenza». 

Con la riduzione del numero degli eletti era prevedibile che la corsa alla candidatura diventasse a ostacoli. E così è stato. Bisognerà sbrogliare la vicenda legata a Paolo Siani, proposto dal circolo San Carlo Arena, ma soprattutto deputato di quel collegio. Si prospetta poi un duello tra Lello Topo e Sarracino in uno dei collegi plurinominali di Napoli: il primo sembrerebbe in vantaggio sul secondo, che potrebbe comunque accettare di non essere capolista. Ma le grane per il segretario Letta non sono finite. Perché l'endorsement del ministro Franceschini, che ha rotto gli indugi e venerdì ha annunciato la sua intenzione di candidarsi al Senato a Napoli, incassando il via libera dal presidente De Luca e dal sindaco Manfredi, lascia in bilico Vincenzo Amendola.

Per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei si era prospettata la candidatura al proporzionale nel Lazio, dove però sembra ci siano pochi margini. Proprio nella sua città natale potrebbe quindi nascere un ballottaggio con Franceschini. La soluzione, essendo Amendola considerato un profilo nazionale, potrebbe essere quella di candidarlo non in Campania. Sul ministro della Cultura è arrivata anche la benedizione di Boccia, che però esclude la presenza nelle liste del territorio di altri big nazionali: «Franceschini sarà in campo in Campania e con lui altre grandi personalità che ci sono qui. Persone che hanno dimostrato il loro valore in questi anni, in cui siamo tornati a vincere a Napoli e governiamo la Regione». Boccia però sa che qualcuno alla fine resterà scontento: «Non tutti penseranno di essere stati valorizzati, ma la necessità è di fissare punti fermi rispetto alla centralità di Napoli». 

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L'incontro di ieri è stata anche l'occasione per il commissario di smorzare le polemiche che hanno accompagnato l'intervento del governatore De Luca alla Festa dell'Unità di Napoli lo scorso 17 luglio, quando sparò a palle incatenate contro il Pd: «Sono convinto - ha detto Boccia - che De Luca sarà in prima linea in campagna elettorale insieme al sindaco. Non si può sottrarre nessuno». Tra i nomi nuovi, rispetto a quelli votati in segreteria, spuntano quello di Enza Amato (attuale presidente del Consiglio comunale), Antonella Ciaramella (ex consigliera regionale) e Luigi Cimmino (ex segretario provinciale). La rosa andrà poi valutata dopo la nascita della coalizione, che dovrebbe definirsi entro martedì. Nell'elenco dei 24 ci sono anche gli uscenti Valeria Valente e Topo (entrambi correranno alla Camera), Siani (in forse la sua ricandidatura), il segretario Sarracino, Venanzio Carpentieri (altro ex segretario provinciale), Leonardo Impegno (ex deputato), Loredana Raia, Massimiliano Manfredi e Bruna Fiola (consiglieri regionali) e Antonio Marciano (ex consigliere regionale). Quest'ultimo nel suo intervento ha polemizzato con gli assenti: «È una partita in salita che parte in questa sala dove non vedo consiglieri comunali e regionali e non vedo molti uscenti» riferendosi a Topo e Siani. Il primo, appena guarito dal Covid, era assente per alcuni sintomi post infezione. 

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