Elezioni 2022, collegi proporzionali in Campania: ecco chi spera ancora nel ripescaggio

Elezioni 2022, collegi proporzionali in Campania: ecco chi spera ancora nel ripescaggio
di Fulvio Scarlata
Martedì 27 Settembre 2022, 13:00 - Ultimo agg. 28 Settembre, 07:27
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La speranza, come si sa, è l'ultima a morire. Nel caso delle elezioni politiche in Italia, tuttavia, per i candidati ai collegi plurinominali c'è più di una ragione per rimanere in attesa. Perché il sistema è così farraginoso che consente di alimentare le speranze di sbarcare in Parlamento anche a chi è rimasto nelle posizioni più di retrovia.

Il sistema elettorale Rosatellum prevede che un terzo dei deputati e dei senatori sia eletto con il sistema maggioritario nei collegi uninominali, e lì i risultati sono già chiari. Gli altri due terzi, invece, vengono eletti con il sistema proporzionale: ogni partito ha presentato un suo listino e in base ai voti che ha preso nei vari collegi eleggerà 1-2 o anche tutti e 4 i candidati presentati in questo listino.

A complicare i conteggi c'è la possibilità di candidarsi in diversi collegi sia uninominali che proporzionali, così da rendere più intricato e oscuro capire chi è stato davvero eletto. 

Al momento, stando alle comunicazioni ufficiali del ministero dell'Interno, nei collegi plurinominali c'è già una lista degli eletti.

Nel Movimento 5 Stelle entrano alla Camera in Campania 1 Raffaele Bruno, Alessandro Caramiello, Giuseppe Conte, Sergio Costa, Carmela Di Lauro, Gilda Sportiello. Tutto chiaro? No. Perché Conte è candidato in tanti collegi e Costa e Di Lauro sono stati eletti nell'uninominale. Marianna Ricciardi vede, quindi, sicura la sua elezione. E restano ancora due posti liberi che potrebbero andare a Carmela Auriemma e Giuseppe Buonmpane che si aggiungero così ai grillini eletti nel Campania 2 Enrica Alifano, Michele Gubitosa e Agostino Santillo. Al Senato passano Vincenza Alasio e Luigi NaveMariolina Castellone è già eletta nell'uninominale e lascia un posto ad Anna Bilotti, mentre Stefano Patuanelli è candidato anche nel Friuli e e libera un posto Francesco Castiello che torna così a Palazzo Madama. 

Le cose si complicano in Fratelli d'Italia. Marta Schifone, che ha perso nel collegio uninominale, secondo Eligendo, il sito ufficiale del ministero, sarebbe eletta tre volte nel proporzionale. Quindi insieme a Edmondo Cirielli, vengono eletti Luca Scancariello e Marco Cerreto. Al Senato entra Marcello Pera, mentre Giovanna Petrenga (eletta a Caserta nell'uninominale) lascia il posto a Sergio Rastrelli, figlio dell'ex governatore di Alleanza Nazionale. 

Situazione simile in Forza Italia dove Antonio Tajani sarebbe stato eletto tre volte in Campania ed è candidato anche altrove. Ecco che oltre ad Annarita Patriarca e Tullio Ferrante può entrare anche uno tra Guido Milanese, storico dirigente salernitano, e Teresa Formisano, consigliere comunale a Scafati. 

Nel Pd entrano alla Camera Roberto Speranza (il ministro era candidato solo in Campania), Marco Sarracino, Piero De Luca, figlio dell'attuale governatore Vincenzo, e Stefano Graziano, già consigliere regionale di Caserta. Al Senato vanno Dario Franceschini (anche lui candidato solo in Campania) e Susanna Camusso che con la Campania non si capisce bene che legami abbia. 

Per la Sinistra entra in Parlamento Franco Mari, salernitano ex Rifondazione e Pci, mentre la Lega porta alla Camera Giampiero Zinzi e al Senato Gianluca Cantalamessa

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Resta Azione. Il partito di Renzi e Calenda è quello con più multicandidature. Formalmente viene eletto alla Camera Ettore Rosato che però è candidato anche in Friuli e potrebbe lasciare un posto a Marcello Tortora (visto che Graziella Pagano è deceduta) o ad Angelica Saggese, mentre nel Campania 2 risulta eletta Mara Carfagna, candidata ed eletta in altri cinque collegi e sono dunque fondate le speranze di Antonio D'Alessio, ex presidente del Consiglio comunale di Salerno, di entrare alla Camera.

Al Senato, infine, per Azione-Iv è eletto in Campania Matteo Renzi, un superpluricandidato. Al secondo posto c'è Mariastella Gelmini, anche lei pluricandidata. Resta dunque in attesa delle scelte dei primi due Paolo Russo, ex Forza Italia. 

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