Elezioni 2022, Lega inchiodata all'1% a Napoli: in bilico i coordinatori Nappi e Grant

Elezioni 2022, Lega inchiodata all'1% a Napoli: in bilico i coordinatori Nappi e Grant
di Valentino Di Giacomo
Mercoledì 28 Settembre 2022, 11:00 - Ultimo agg. 18:08
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Mentre si svolge una sorta di processo interno per aver raggiunto meno del 9% in tutta Italia, nella Lega è tempo di analisi anche del voto in Campania. Se nel resto della Regione il Carroccio riesce almeno a superare più o meno il 5%, è nel capoluogo partenopeo che la Lega proprio non riesce a sfondare: nei collegi uninominali di Fuorigrotta e San Carlo all'Arena, i due collegi che comprendono per intero la città, il partito di Salvini non raggiunge il 2%. L'1,81% a San Carlo all'Arena-Vomero, l'1,96% a Fuorigrotta-Chiaia. Meglio va in provincia, nel gruppo di collegi di Campania 1/02 si arriva al 3,44%: qualcosa di più - ma comunque percentuali sempre troppo basse - che vanno ad indicare quanto il Carroccio proprio non riesca a fare breccia alle pendici del Vesuvio. 

Sul banco degli imputati potrebbero presto finirci il coordinatore regionale Valentino Grant e il commissario cittadino Severino Nappi. Del resto ad annunciare una profonda riflessione interna è stato lo stesso segretario federale del Carroccio Matteo Salvini. «Abbiamo 1400 sezioni - ha detto il leader leghista all'indomani del voto - abbiamo già fatto 600 congressi, adesso faremo gli altri 800 che mancano per rinnovare tutti i segretari cittadini, da Bolzano a Palermo, poi faremo i congressi provinciali e regionali e non vedo l'ora di indicare la strada per la Lega che ho ben chiara in testa per i prossimi cinque anni al congresso federale».

Parole chiare che potrebbero presto portare Salvini a mettere in discussione anche i suoi emissari in Campania che già ieri ha riunito tutti i suoi fedelissimi in via Bellerio per un consiglio federale nel quale, anche per stoppare le fibrillazioni interne, è stata comunque ribadita la fiducia nello stesso Salvini. Anche per questo motivo non dovrebbero arrivare subito decisioni sui coordinamenti cittadini e regionali del Carroccio, dare il via a dei cambi in questo momento equivarrebbe - nel pieno della bufera - riconoscere una sconfitta che il segretario della Lega ha motivato con l'appoggio nell'ultimo anno al governo Draghi. 

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Eppure, nei prossimi giorni, il primo che potrebbe subire un avvicendamento è il commissario regionale, Valentino Grant. A fare pressioni anche la base locale della Lega con i militanti già da tempo sul piede di guerra per il mancato coinvolgimento sulle candidature. Ci si lamenta che, alla fine, sono sempre le stesse le persone che sono candidate e, in un partito che raccoglie percentuali così basse, resta praticamente impossibile per i volti nuovi incidere e ambire a posti di prestigio. Se Grant sconta anche rapporti burrascosi all'interno del partito, ha un peso sulla scarsa motivazione dei militanti anche la mancata presentazione della lista con il logo di Alberto da Giussano alle elezioni comunali dello scorso anno. Una mancata presentazione delle liste che il partito campano imputa al coordinatore cittadino Severino Nappi, il quale è stato comunque nominato dal partito per quest'ultima tornata elettorale come responsabile campano per la campagna elettorale. Contattato da Il Mattino, Nappi preferisce però non commentare le fibrillazioni interne, certo di aver ottenuto comunque un buon risultato nel collegio plurinominale di Campania 1/02 del quale era capolista. Viene spiegato che in quest'occasione è stato raggiunto il 3,5%, cifre in linea con le elezioni del 2018, quando però la Lega anziché l'8% aveva raggiunto oltre il 17% a livello nazionale. L'unica consolazione per il partito di Salvini in Campania è, però, che con l'ingresso nel suo gruppo consiliare regionale della consigliera ex Fdi Carmela Rescigno, ora la Lega può contare sul gruppo più numeroso del centrodestra in Campania. Resta da capire se questo basterà per salvare i coordinamenti di Grant e Nappi. 

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