In Campania il Movimento 5 Stelle ha ottenuto una vittoria talmente ampia che rischia di perdere un eletto: troppi seggi rispetto al numero di candidati, tutti eletti tra collegi uninominali e plurinominali, e così il seggio «in più» rischia di passare a un'altra regione. È la situazione paradossale che si è venuta a creare nella circoscrizione Campania 1 alla Camera dei Deputati, corrispondente al territorio della città di Napoli e della sua provincia.
Qui il Movimento 5 Stelle ha ottenuto il suo dato più alto in Italia, 41,36%, vincendo i 7 collegi uninominali che compongono l'intera circoscrizione elettorale. Oltre ai 7 seggi conquistati all'uninominale da Gaetano Amato, Carmela Auriemma, Dario Carotenuto, Antonio Caso, Sergio Costa, Carmen Di Lauro e Pasquale Penza, il Movimento 5 Stelle si è visto attribuire ulteriori 6 seggi nei due collegi plurinominali della provincia di Napoli. Il problema però è che nei due listini, ciascuno composto da 4 candidati come previsto dal Rosatellum, non ci sono abbastanza nomi per coprire i 6 seggi ottenuti; questo perché alcuni dei candidati sono stati già eletti nei collegi uninominali, come Costa, Auriemma e Di Lauro, o in collegi plurinominali in altre regioni, come nel caso del presidente del M5S Giuseppe Conte, capolista a Napoli ma eletto in Lombardia. Dei 6 seggi, quindi, ne verranno attribuiti solo 5 a Gilda Sportiello, Raffaele Bruno, Marianna Ricciardi, Carmela Auriemma e Alessandro Caramiello.
Il seggio «in più» resta attribuito al Movimento 5 Stelle, ma per mancanza di candidati passerà a un'altra circoscrizione elettorale, e non è detto che sia la circoscrizione Campania 2, quella che corrisponde alle province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno; questo dipenderà da un complicato calcolo il cui esito si conoscerà quando il Viminale comunicherà ufficialmente gli eletti alla Camera.