Elezioni, il ministro Speranza a Napoli: insorgono i no vax, attacchi a de Giovanni

Elezioni, il ministro Speranza a Napoli: insorgono i no vax, attacchi a de Giovanni
Lunedì 12 Settembre 2022, 19:20 - Ultimo agg. 13 Settembre, 07:35
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Un gruppo di «no vax» e «no green pass», circa una trentina di persone, si è concentrato all'esterno del Salone Margherita di Napoli dove si svolge un appuntamento elettorale del ministro della Salute Roberto Speranza, candidato a Napoli nella lista del Pd. I manifestanti espongono cartelli contro «la mercificazione della salute», altri cartelli recano le scritte «Speranza assassino» e «No all'agenda Draghi». Un breve momento di tensione si è registrato quando al presidio si è aggiunto un gruppo di persone con uno striscione con il simbolo «Per l'Italia con Paragone». Alcuni dei presenti li hanno invitati a nascondere il simbolo piegando lo striscione in modo da lasciare visibile solo lo slogan «La Campania con te non ha speranza». 

«Vergogna, vergogna» e «venduto, venduto» sono stati i cori che i manifestanti no vax all'esterno del Salone Margherita di Napoli hanno rivolto allo scrittore Maurizio De Giovanni, che modera l'incontro. I manifestanti, circa una trentina, stanno lanciando insulti nei confronti del ministro, non ancora arrivato, tra i quali «assassino». Tra i manifestanti no vax sono presenti anche alcuni degli animatori delle proteste contro le restrizioni Covid e la campagna di vaccinazione che si sono tenute a Napoli tra l'autunno 2020 e la primavera del 2021. 

All'interno del Salone Margherita il clima era più disteso. «Abbiamo uno strumento in più per battere il covid» ha detto Speranza, commentando il via libera dell'Ema al nuovo vaccino bivalente contro le variati del covid. «Dobbiamo lavorare - ha detto - in questa direzione perché il covid non è scomparso».

«Il Mezzogiorno abbiamo bisogno di rimetterlo al centro, è troppo assente in questa campagna elettorale e la proposta politica della destra rischia di frenare ancora di più il Sud» ha proseguito sottolineando sull'autonomia regionale che «il regionalismo sfrenato e differenziato - ha detto - può avere effetto molto drammatico sui servizi al sud».

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