Elezioni a Napoli, Bassolino in piazza: «Io in ascesa, il popolo degli astenuti voti per me»

Elezioni a Napoli, Bassolino in piazza: «Io in ascesa, il popolo degli astenuti voti per me»
di Valerio Esca
Domenica 26 Settembre 2021, 10:00
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È pronto a incassare anche i voti degli scontenti del partito di Giorgia Meloni e sa bene che l'impegno di questa ultima settimana sarà decisivo per strappare a Catello Maresca il biglietto di ingresso al ballottaggio. Antonio Bassolino dalla piazza di San Pietro a Patierno ricarica le batterie per la volata finale. «Abbiamo già fatto un bel cammino - dice l'ex sindaco - tutti comprendono che siamo una forza importante in città, una bella salita l'abbiamo fatta, ora però attenzione, nervi saldi sempre e manteniamo il rapporto con la realtà. Dobbiamo fare ancora un altro tratto, dobbiamo salire ancora e altri devono scendere ancora, e soprattutto bisogna spostare le forze dall'astensionismo, quelli che non votano più». 

Bassolino sprona i suoi elettori e i suoi candidati da un quartiere a lui molto caro. «Sono nato a poche centinaia di metri da qui e ho cominciato in queste zone a fare politica, quando non avevo ancora l'età per poterla fare» racconta l'ex primo cittadino. Poi arringa: «Mi sono candidato sotto la spinta di tanti cittadini, mi sarei aspettato tante volte da parte del partito che ho contribuito a fondare (il Pd, ndr) una chiamata, per impegnarci insieme ogni giorno e dare una mano alla nostra città. Invece nulla. A me però ha colpito che tanti cittadini che conoscevo ma soprattutto che non conoscevo mi abbiano chiesto di impegnarmi. Cittadini di sinistra, di centro e anche di destra.

Stamattina - racconta Bassolino - un cittadino mi dice che non vota da 20 anni e voterà per me, ma anche chi è di destra e mi dice che tra due anni voterà Meloni e oggi è pronto a darmi il suo sostegno». Non è un mistero che alla base di FdI, nonostante la linea dettata dal nuovo coordinatore cittadino Sergio Rastrelli ovvero votare per Maresca sindaco, qualcuno stia pensando di votare il partito della Meloni al Consiglio comunale e come sindaco proprio Bassolino (come dichiarato da un consigliere uscente di FdI in un'intervista al Mattino). 

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«Dobbiamo far crescere la fiducia in città perché la città è scassata, basta guardarci attorno. Servono risorse importanti e arriveranno risorse importanti, come quelle del Recovery e i fondi europei. Ma per spenderle bene serve competenza e dunque serve un sindaco che sa fare il sindaco, una giunta di grande livello e qualità - aggiunge Bassolino - Per Napoli è un momento delicato, guardiamoci attorno. La città è scassata nelle strade, nei marciapiedi, nei parchi. In giro si sente un senso di abbandono. Il Comune è scassato nel bilancio e ha un debito enorme. È scassato nella macchina comunale, nelle sedi chiuse, in un palazzo San Giacomo spopolato, senza competenze che ci servono: agronomi, economisti, ingegneri». Il pallino di Bassolino resta però l'ingresso al ballottaggio, che aprirebbe altri scenari e lo metterebbe di fronte alla coalizione tenuta in piedi dal suo stesso ex partito, il Pd. «Voglio e vogliamo andare al ballottaggio - afferma ancora l'ex sindaco - In quelle due settimane sarà un'altra battaglia, perché l'esercito dei candidati si ferma un po' e non si può più scappare da un confronto a due. Ho fatto una campagna elettorale senza dire mai una parola sbagliata che potesse ricambiare le schifezze che mi sono state fatte cinque anni fa. Adesso con lo stile giusto e tutti assieme facciamo l'ultimo tratto in salita».

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