Elezioni a Napoli, Catello Maresca: «Resto in consiglio comunale e rappresenterò i moderati»

Elezioni a Napoli, Catello Maresca: «Resto in consiglio comunale e rappresenterò i moderati»
di Valentino Di Giacomo
Martedì 5 Ottobre 2021, 12:00 - Ultimo agg. 20:55
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«È solo iniziato un progetto, resto in campo per altri 5 anni in Consiglio comunale a fare opposizione». Si aspettava forse un risultato migliore Catello Maresca, ma è comunque soddisfatto della sua performance avendo superato di qualche punto la somma delle liste che lo sostenevano. Ma resterà deluso chi si aspettava un Maresca polemico dopo la guerra tra partiti che ha contraddistinto l'ultimo mese di campagna elettorale, con veleni, accuse e fuoco amico perché lui rintuzza ogni discussione con calma serafica.

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Tutti si aspettavano che lei tornasse a fare il pm e invece resta in politica?
«Voglio farlo perché ho iniziato questa avventura e voglio portarla a termine.

Certo, oggi forse ci aspettavamo numeri diversi ma comunque è iniziata una nuova sfida istituzionale. Voglio essere al fianco dei napoletani e potremo farlo con nove o dieci consiglieri per fare una vera e bella opposizione».

Senta, si sente più liberato per la fine di questo periodo di fibrillazioni con i partiti che dovevano sostenerla o deluso per il risultato?
«Non è il momento di guardarsi indietro, ma ora voglio solo guardare avanti».

Qualcosa avrà pesato sul risultato se Salvini e Giorgetti sono venuti in città senza incontrarla e Giorgia Meloni ha fatto lo stesso?
«Credo che l'assenza di Salvini sia imputabile all'esclusione della lista della Lega, mentre Meloni ha spiegato che non voleva mettere un cappello politico ad un progetto civico. Credo che questo civismo si sia affermato prepotentemente perché abbiamo avuto con le nostre liste più dei partiti. È ovvio che ora il centrodestra dovrà confrontarsi e valutare il prosieguo del percorso, ma ad oggi noi siamo la vera opposizione del prossimo Consiglio comunale».

Il momento culminante delle fibrillazioni avute con i partiti è stato probabilmente quando lei ha deciso di mettere becco sui candidati alla presidenza delle Municipalità. Quella scelta la rifarebbe o si è pentito?
«Sulle presidenze di Municipalità rifarei tutto. Credo che la coerenza sia un valore. Ho fatto solo delle valutazioni soggettive su persone e determinate personalità che dovevano accompagnare il mio progetto e difendo le mie scelte».

Non c'è proprio nessun sassolino che vorrebbe togliersi dalle scarpe? In tanti in queste settimane l'hanno attaccata anche dai partiti che la sostenevano. C'è stato persino chi dall'estrema destra ha annunciato di votare Bassolino.
«Non sono tipo da sassolini, seguo solo la mia coerenza e ho rispetto per le mie idee. Se altri non hanno avuto la stessa coerenza è affar loro. Dico solo che se i politici dimostrassero questa qualità avvicinerebbero maggiormente le istituzioni ai cittadini. Intanto abbiamo raddoppiato i consensi del centrodestra».

Cosa farà invece nei prossimi 5 anni in Consiglio comunale?
«Vogliamo essere una vera opposizione, credo che se la gestione di de Magistris sia stata fallimentare in questi 10 anni è proprio perché a Napoli non c'è stata una reale opposizione. La mia idea è di rappresentare i napoletani anche nei confronti del governo nazionale come abbiamo già fatto su Bagnoli».

In che modo?
«Pd e Movimento 5 Stelle hanno promesso che per risanare il bilancio del Comune arriveranno in città 5 miliardi di euro. Da cittadino me lo auguro, ma so che sarà molto difficile e già posso prevedere che questa sarà la prima mancata promessa di Manfredi. L'obiettivo è smascherare tutte queste false promesse, ma anche se dovessero presentarsi situazioni di malaffare, magari in questo il mio intuito e la mia esperienza da magistrato potranno darmi una mano. Anche se mi auguro non si presenterà questa eventualità».

Quando dice di voler rappresentare i napoletani anche a livello nazionale intende che potrebbe presentarsi anche alle prossime elezioni Politiche se si venissero a creare le condizioni?
«Prematuro dirlo, ora mi sono impegnato con i napoletani per rappresentarli in Comune e così farò».

Ha dimostrato di maneggiare il galateo istituzionale telefonando a Manfredi. Cosa vi siete detti?
«Mi sono congratulato con lui, ma ho sentito anche Bassolino e ho provato a chiamare Clemente. Ora bisogna essere uniti per i napoletani, ma senza fare sconti a chi avrà il compito di governare la città». 

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