Elezioni a Napoli, Brunaccini difende il Partito Gay: «Arcigay chiarisca se Sannino parla per conto proprio o dell'associazione»

Elezioni a Napoli, Brunaccini difende il Partito Gay: «Arcigay chiarisca se Sannino parla per conto proprio o dell'associazione»
Venerdì 10 Settembre 2021, 20:09
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«Siamo un partito trasparente, un partito nazionale e non una lista civica locale». Michele Adriano Brunaccini è il capolista di Napoli per il Partito Gay per i diritti Lgbt+ Solidale, Ambientalista, Liberale, in campo per la prima volta nella coalizione che sostiene la candidatura di Antonio Bassolino. «Il nostro partito - spiega - è nato, come recita chiaramente il nome, per tutelare i diritti della comunità Lgbt+ (lesbica, gay, bisessuale, trans) di tutta Italia, l'ambiente e la libertà di tutte e tutti. L’impresa è mastotodontica e non lo neghiamo. Crediamo nel progetto e nella direzione che questo movimento potrà prendere. A qualcuno possiamo far paura, ma noi abbiamo tirato fuori il coraggio di costituire un partito che si dichiara per quello che è: Partito Gay per i diritti Lgbt+ Solidale, Ambientalista, Liberale». 

Con queste premesse, Brunaccini risponde ad Antonello Sannino, segretario dell'Arcigay di Napoli, già responsabile Dema per i diritti Lgbt+ oggi sponsor di un candidato Pd, che con un post social aveva duramente criticato Bassolino e il neonato Partito Gay. «Se Sannino non ci conosce il problema è il suo - dice il capolista - e noi non dobbiamo certo chiedere il permesso per fondare il nostro partito. Finalmente qualcuno ha deciso di prendersi una responsabilità nei confronti della nostra comunità e di dare ai cittadini napoletani una valida alternativa ai partiti che non hanno mai portato a casa risultati. I nostri candidati hanno raccolto le firme degli elettori napoletani per poter presentare la lista, la nostra forza proviene dalle persone Lgbt+ che ci sostengono, e non certo dal rais locale.
E non è il luogo di nascita che determina dove una persona è vissuta e ha fatto attivismo - continua Brunaccini rispondendo punto su punto alle contestazioni di Sannino - Un solo esempio, il candidato che lui dice che viene dalla Svizzera, ossia Carmine Guerra, lì vi è solo nato  è sempre vissuto e fatto attivismo in Campania. 
Anche io che sono il capolista sono nato in Romania ma  vivo da sempre a Napoli.

E ad ogni modo, anche se una persona non è vissuta a Napoli questo non significa che non abbia il diritti di candidarsi a Napoli». 

 

Lo scontro è totale: «Le dichiarazioni di Sannino sembrano più provenire da propagande del ventennio che dei giorni di oggi - chiosa Brunaccini - Che brutta figura hai fatto, Antonello. Come dicono i saggi: hai perso una buona occasione per non dire sciocchezze. Il conflitto di interessi, infatti, si vede benissimo e chiediamo ad Arcigay di chiarire se Sannino parla per nome e per conto proprio o dell'associazione».

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