Elezioni Campania 2020, ecco il programma di Caldoro: «Ambiente, infrastrutture e sviluppo»

Elezioni Campania 2020, ecco il programma di Caldoro: «Ambiente, infrastrutture e sviluppo»
Sabato 14 Dicembre 2019, 14:56
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«Ambiente, infrastrutture e sviluppo: il sud riparte dai sì». Lo scrive Stefano Caldoro, indicato da Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, come candidato alla presidenza della Regione Campania, sulla sua pagina Facebook.



«Il centrodestra unito e aperto alla società civile lavora nel presente per costruire il futuro e deve avere una visione verde - dice - Dobbiamo essere quelli dello sviluppo sostenibile, del rispetto dell'ambiente concreto e lontano da ideologismi». «Noi siamo quelli del sì, perché in Italia, per troppi anni, l'ambientalismo si è caratterizzato con il no blocca tutto, perché i nostri verdi sono sempre stati troppo rossi - sottolinea - Basta con i signori che si oppongono alla Tav, agli impianti moderni per i rifiuti, alle grandi opere, alle bonifiche necessarie». «La visione verde è quella che governa i processi, che realizza con coraggio il futuro - aggiunge - Senza approcci rigidi, ma con la logica dei fatti, quella che sceglie lo sviluppo e che aiuta le imprese e tutela l'ambiente». «Chi vuole difendere l'ambiente concretamente destina, e noi lo abbiamo fatto quando eravamo al governo - evidenzia - un miliardo di euro alla depurazione e non è chi immagina una pseudo tassa sulla plastica». «Visione verde è superare le sanzioni europee per destinare risorse alle bonifiche, non è annunciare l'eliminazione delle ecoballe per lasciarle poi tutte lì - prosegue - È capacità di programmare, utilizzando i fondi europei, non è seguire misure propagandistiche». «Il centrodestra deve lanciare la sfida dei trasporti, materiali e immateriali, con un sistema integrato, investendo sulle infrastrutture, valorizzando il sistema dei porti e degli interporti - afferma - In Campania grazie ai finanziamenti dei grandi progetti europei è stata garantita la qualità della spesa». «Dobbiamo avere il coraggio, come abbiamo in parte fatto, di eliminare lacci e lacciuoli sulla tutela paesaggistica - dice ancora - perché è consegnando più responsabilità ai sindaci che si protegge il territorio, non costruendo gabbie normative». «È fondamentale al Sud il ruolo delle professioni, degli istituti di Ricerca, dei giovani che hanno idee innovative - conclude - Insieme con una visione verde condivisa, pragmatica e concreta».

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