Elezioni Campania 2020, Carfagna non cede: su Caldoro niente veti ma primarie

Elezioni Campania 2020, Carfagna non cede: su Caldoro niente veti ma primarie
di Adolfo Pappalardo
Mercoledì 18 Dicembre 2019, 07:30 - Ultimo agg. 13:08
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Occorre arrendersi al fatto che si andrà ancora per le lunghe. Basta dare un occhio alla Calabria dove, a pochi giorni dal termine per presentare le liste, il centrodestra non ha ancora il suo candidato governatore. Tanto che ieri il leader leghista Matteo Salvini sbotta: «Basta, non si può andare per le lunghe...». E anche in Campania sempre le fibrillazioni interne a Forza Italia non rendono certo più facile il cammino di Stefano Caldoro, il candidato che andrebbe più o meno bene a tutto il centrodestra. Tranne per una parte di Forza Italia. Leggi l'ex ministro Mara Carfagna. Che, da un lato, sì tesse le lodi dell'ex governatore ma, dall'altra parte, chiede il rinnovamento. Anche passando per le primarie.

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Ieri la vicepresidente della Camera è a Salerno per il tradizionali brindisi di auguri natalizio con i dirigenti del partito aperto alla stampa. «Non c'è alcun veto sulla candidatura di Caldoro che io ho sostenuto nel 2010 e nel 2015 ma credo che l'elettorato liberale, moderato, centrista, laico ma anche cattolico chieda - incalza la parlamentare azzurra - qualcosa in più dei soliti schemi o delle solite dinamiche: sarebbe la terza volta che riproponiamo la sfida Caldoro-De Luca. E c'è una parte di partito e dell'elettorato che chiede rinnovamento. Credo che almeno queste richieste vadano quantomeno prese in considerazione, cosa che non è accaduta sino ad oggi. Lo chiediamo ovviamente con garbo e nell'interesse del partito e della coalizione in Campania. Poi naturalmente faremo la nostra parte». Di nomi per l'ex ministro azzurro «ve ne sarebbero tanti da spendere in questa direzione e sarebbe una straordinaria occasione per l'unità». Anche a costo di passare per le primarie care a Clemente Mastella che pure aspira all'investitura («Non sono contraria alle primarie, sono stata una delle prime fautrici: sarebbe uno strumento utile per coinvolgere il nostro popolo», dice la Carfagna). In finale però c'è un passaggio che in molti ambienti forzisti (aspettatevi le reazioni oggi) viene giudicato velenoso. Eccolo: «In questo momento il coordinatore De Siano e il senatore Cesaro so che sostengono con forza la candidatura di Caldoro». Come a dire che su Caldoro c'è solo il gruppo dirigente...Tanto che il senatore azzurro Maurizio Gasparri coglie l'occasione per invitare «con sincerità Mara Carfagna a valutare ancora una volta l'ipotesi di una sua candidatura». Insomma si ricomincia daccapo.
 


Intanto i democrat campani incassano un nuovo arrivo. È il consigliere regionale Maurizio Petracca, ex fedelissimo di De Mita. Ed è addirittura è il segretario nazionale Zingaretti a dargli il benvenuto. «La sua, come quella di altri parlamentari e amministratori che in queste settimane si stanno iscrivendo al Pd, è una scelta di campo netta in favore dell'unico soggetto politico che rappresenta il baricentro di un'alternativa riformista, progressista e europeista rispetto alla destra populista e sovranista», è il messaggio di Nicola Zingaretti per il consigliere regionale irpino eletto nel 2015 nelle fila dei centristi demitiani. A suggellare prima l'incontro con il segretario democrat e poi l'arrivo nelle fila del partito è stato Goffredo Bettini. E questo spiega anche lo scomodarsi del segretario nazionale per l'arrivo di un semplice consigliere. Ma tant'è: in questi tempi di magra i nuovi arrivi sono sempre graditi. Anche se il passaggio era nell'aria da mesi.
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