Elezioni Campania 2020, la carica dei trasformisti: «Liste civiche decisive»

Elezioni Campania 2020, la carica dei trasformisti: «Liste civiche decisive»
di Carlo Porcaro
Lunedì 9 Dicembre 2019, 07:30 - Ultimo agg. 13:05
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Il civismo è la parola d'ordine della politica attuale. Tutti lo invocano, un po' per contrastare l'astensionismo un po' per ripresentarsi sotto mentite spoglie sfruttando il vento dell'antipolitica. Soprattutto in Campania, dove numerose liste civiche si stanno organizzando in vista delle prossime regionali. In primis, nel campo del centrosinistra nel tentativo disperato di drenare i consensi in uscita dai classici partiti a cominciare ovviamente dal Pd. E poi ci sono quelli che puntano ad essere l'ago della bilancia e che, a seconda della convenienza, decideranno in extremis chi appoggiare.

Chi sosterrà dunque il governatore uscente Vincenzo De Luca rosicchiando magari qualche voto agli stessi dem? Cominciamo dalle certezze. Il sindaco di Nusco Ciriaco De Mita con i suoi Popolari ha già scelto il campo di battaglia: di nuovo il centrosinistra di De Luca anche perché «Caldoro non è serio», come sottolineato da lui stesso di recente. Del resto dal presidente della giunta ha avuto l'assessorato al Turismo ricoperto da Corrado Matera in seguito al famigerato accordo in quel di Marano. Cinque anni fa l'apporto dell'Udc con i suoi 53mila voti fu determinante per la vittoria, adesso lo scenario è completamente differente. Ora con l'ex premier ci sono molti democristiani di vecchia data come Paolo Cirino Pomicino o più giovani come Gioacchino Alfano. Altra certezza è rappresentata da Campania Libera guidata da Tommaso Casillo che punta a coagulare i deluchiani senza una casa politica. Il peso specifico di questo soggetto è aumentato negli anni arrivando a insidiare il Pd regionale e nei prossimi giorni potrebbe anche ottenere la direzione dell'Arpac, l'agenzia regionale per l'ambiente da sempre luogo strategico in termini di esercizio del potere.

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Poi ci sono i tanti indecisi, che giocano su più tavoli contemporaneamente. La lista Sud (Solidarietà, uguaglianza e democrazia) composta da liberal e moderati non vede di buon occhio Caldoro per vecchi screzi, ma nulla è impossibile nella politica odierna. Un grande evento pubblico ci sarà il 19 dicembre a Napoli: previsto uno scambio di auguri per il Natale che sarà anche l'occasione per confrontarsi in vista delle regionali. A tessere la tela sui territori sono, tra gli altri, Vincenzo D'Anna, Tonino Cuomo, Antonio Milo, Angelo Montemarano, Pietro Funaro, Ciro Alfano, Ciro Falanga ma anche l'ex eurodeputato democristiano Antonio Iodice un tempo braccio destro di Antonio Gava. Lavora ad una sua lista anche il consigliere regionale Pasquale Sommese, mentre sta pensando di presentarla anche Italia Viva a condizione che sia forte e competitiva con il Pd.

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I renziani, però, a livello nazionale non intendono appoggiare De Luca e lavorano per il suo superamento. Civico, magari. Il civismo è la panacea di tutti i mali, l'antidoto alle patologie. Sempre che queste liste civiche non si pestino i piedi tra di loro o magari mascherino vecchi volti desiderosi di riciclarsi. Critici con il governatore anche i fautori della lista di sinistra Cittadino Sud, associazione nata lo scorso febbraio e presieduta dal deputato di Liberi e Uguali, Federico Conte. Al fianco di Conte la collega della Camera e di partito Michela Rostan, nonché il deputato del Pd Umberto Del Basso de Caro. Tanta carne a cuocere, insomma. Basti pensare che persino il Movimento Cinquestelle sta chiudendo accordi per la prima volta con alcune liste civiche purché verificate e bollinate secondo i metodi propri dei grillini che sono rimasti scottati da chi è salito sul loro treno per opportunismo. C'è un forte rischio trasformismo: a lanciare l'allarme sono stati alcuni esponenti del Pd. «Bene allargare il raggio d'azione ma occhio a chi vuole solo approfittare di una civica per ottenere una poltrona», è in sostanza il ragionamento sottoposto al governatore che però è consapevole di avere bisogno dei voti di tutti, dentro e fuori dai partiti. Alcuni pezzi, per esempio, li ha persi per strada come il consigliere casertano Alfonso Piscitelli pronto a candidarsi con la Lega in Terra di Lavoro e il consigliere Michele Schiano che ha da poco aderito ufficialmente a Fratelli d'Italia. Chi porterà più voti alla fine? L'agognato civismo o gli storici maestri delle preferenze?
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