Elezioni comunali a Napoli, il Pd ora accelera: «Basta indugi, intesa con M5S»

Elezioni comunali a Napoli, il Pd ora accelera: «Basta indugi, intesa con M5S»
di Adolfo Pappalardo
Giovedì 10 Dicembre 2020, 08:00 - Ultimo agg. 11 Dicembre, 11:03
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Il centrosinistra serra i ranghi ed entro Natale riunirà ufficialmente la coalizione di centrosinistra per le prossime comunali. Non solo Pd ed M5s, il cui asse sembra rafforzarsi nonostante i malumori di una parte della base grillina, ma anche le formazioni più piccole. Galvanizzati i democrat napoletani dalle parole del segretario Zingaretti di due giorni fa.

«Il Pd è il pilastro fondamentale per vincere contro la destra. A Napoli da mesi è in campo con le sue idee, i suoi programmi ed un riconquistato profilo unitario», ha spiegato il numero uno nazionale del Pd per spingere a cercare la coalizione più ampia possibile ma con al centro i democrat. Un modo anche per evitare, come le ultime regionali, che liste civiche varie alla fine cannibalizzino proprio i voti del Pd. Un rischio assolutamente da evitare per Zingaretti. In città, invece, il segretario partenopeo Marco Sarracino è pronto al primo vertice, anche a metà settimana prossima, a cui invitare gli altri partiti in vista del voto di palazzo San Giacomo. E, quindi, un tavolo allargato oltre all'M5s anche a Italia Viva, Moderati, Centro democratico, Più Europa, socialisti, verdi e Articolo1/Sinistra italiana. Questo mentre la base grillina, quella legata a Di Battista e ostile a Luigi Di Maio, è in subbuglio per la paventata alleanza con i democrat. «Siamo alternativi agli altri partiti e movimento e siamo quindi incompatibili con coloro che hanno amministrato Napoli negli ultimi 30 anni, lasciando in eredità, ai cittadini di Napoli, una città in ginocchio», hanno scritto in un documento un centinaio di attivisti tra cui capeggiano i consiglieri comunali Matteo Brambilla e Marta Matano. «A livello generale questa alleanza è qualcosa di vuoto.

Avrebbe senso parlarne sulla base di un progetto condiviso e sulla capacità di governare assieme, che ne è punto cardine. Per Fico ho massimo rispetto e stima, quindi dico sì a Fico ma quello che importa è il ragionamento che c'è attorno alla scelta di un nome non il nome in sé», riflette intanto l'assessora alla Salute del comune di Napoli Francesca Menna che dell'M5s è stata iscritta sino alle vicende legate al caso Diciotti. 

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A spingere sul patto con l'M5s però ora sono i democratici che vedono così la vittoria a portata di mano per San Giacomo. «Il Pd lavora come in occasione dell'ultimo turno amministrativo tenutosi in provincia di Napoli, ad una coalizione larga che parta dall'attuale maggioranza di governo. Napoli deve rinascere dopo dieci anni di non governo della città», spiega Pasquale Esposito, responsabile enti locali del partito. Stesso ragionamento dei 4 consiglieri comunali democrat che firmano un documento congiunto in cui prendono anche le distanze dalle liste civiche. Compreso una di espressione contiana promossa dall'europarlamentare pd Andrea Cozzolino. «Condividiamo le parole di Zingaretti: il Pd - dicono - è il pilastro attorno a cui costruire la coalizione in vista delle prossime elezioni amministrative di Napoli. Riteniamo infine che la nostra dovrà essere una coalizione fortemente politica, poiché sono i partiti gli strumenti utili a cambiare le comunità in cui viviamo». 

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