Elezioni comunali 2020, urne aperte: Pomigliano e Giugliano test per Pd e M5S

Elezioni comunali 2020, urne aperte: Pomigliano e Giugliano test per Pd e M5S
di Paolo Mainiero
Domenica 4 Ottobre 2020, 07:00 - Ultimo agg. 09:25
4 Minuti di Lettura

A voler dare un significato politico al ballottaggi di oggi e domani si potrebbe commettere un errore perchè nei nove Comuni chiamati a eleggere il sindaco prevalgono più le dinamiche locali che quelle tradizionali. Prova ne sia il fatto che i simboli dei partiti si contano sulle dita di una mano. Sta di fatto che la folta presenza di liste civiche mette al riparo i candidati da precise connotazioni politiche. È il segno dei tempi: i simboli di partito sono più un fastidio che un valore aggiunto soprattutto in centri dove contano più i rapporti personali che le tessere.

ELEZIONI COMUNALI 2020, RISULTATI E CANDIDATI 

In questo quadro, l'unico elemento di novità (e di attesa) riguarda il voto a Pomigliano e Giugliano, dove Pd e M5s hanno riproposto l'alleanza di governo. L'esperimento è già riuscito a Caivano, dove Enzo Falco ha vinto al primo turno, e dovesse replicarsi domani il successo giallorosso potrebbe essere un buon viatico per un patto da estendere a Napoli il prossimo anno. Ma questa è storia di un futuro prossimo.
 

 

Il presente dice che le sfide di Pomigliano e Giugliano sono più che mai aperte. Gianluca Del Mastro e Nicola Pirozzi, i candidati di Pd e M5s, dovranno vedersela con due avversari radicati e competitivi, sostenuti da coalizioni civiche. A Pomigliano, Del Mastro proverà a riportare il centrosinistra al governo della città dopo dieci anni di centrodestra. Un centrodestra che di fatto si è dissolto perchè Elvira Romano, vicesindaco uscente, non è accompagnata da alcun simbolo di partito, anzi Lello Russo, il sindaco in carica che ha esaurito il doppio mandato e longa manus della Romano, pur avendo una lunga militanza in Forza Italia alle ultime regionali ha rispolverato il passato di socialista riformista e ha sostenuto Vincenzo De Luca. Proprio come Del Mastro.

Situazione più o meno simile a Giugliano, dove a sfidare Nicola Pirozzi (ma sarebbe più corretto dire il contrario visti i voti del primo turno) è Antonio Poziello, eletto sindaco nel 2015 e sfiduciato pochi mesi prima della fine del mandato. Poziello ci riprova, alla guida di un'ampia coalizione di cui fa parte anche Italia Viva. Nel 2015 Poziello vinse le primarie proprio contro Pirozzi ma alla fine non fu candidato per una vicenda giudiziaria poi archiviata. Non si arrese, uscì dal partito e vinse. Insomma, si tratta di una sfida tutta interna al centrosinistra. In cui saranno decisivi i voti del centrodestra.

Già, il centrodestra. Sparito. Dissolto. Non è presente se non sotto mentite spoglie. Proprio il caso Giugliano è emblematico di quanto il centrodestra in Campania non abbia un minimo di collante. Escluso dal ballottaggio nell'unica città in cui la coalizione si era presentata compatta, il candidato a sindaco Giuseppe Maisto ha annunciato che voterà Pirozzi, scatenando le ire di quel che resta di Forza Italia ma anche della Lega e dell'Udc che hanno lasciato libertà di voto.
 
 

In realtà, c'è un comune dove Forza Italia è politicamente presente ed è Lacco Ameno, dove uno dei candidati a sindaco è il coordinatore regionale Domenico De Siano. Dopo il crollo alle regionali, la sfida contro Giacomo Pascale potrebbe diventare una sorta di ultima spiaggia: dovesse perdere nella sua città, al già traballante De Siano potrebbe essere data l'ultima spinta per farlo cadere.

Per il resto, si chiude una campagna elettorale fuori da ogni schema. A Terzigno il segretario cittadino del Pd è stato candidato con il sindaco uscente Francesco Ranieri che al ballottaggio sfida un iscritto al Pd, Vincenzo Aquino, che ha sua volta ottenuto il sostegno del candidato a sindaco di Forza Italia Stefano Pagano. A Sorrento, Mario Gargiulo (erede della maggioranza uscente di centrodestra) ha avuto il sostegno del supervotato consigliere regionale del Pd Mario Casillo, benchè l'altro candidato, Massimo Coppola, abbia il Pd nella coalizione (venerdì è arrivato a sostenerlo il ministro Gaetano Manfredi). Sfida tutta interna al centrosinistra a Saviano e tra due ex sindaci, Carmine Pone e Carmine Esposito, a Sant'Anastasia. A Casavatore il candidato del Pd Luigi Maglione ha avuto in extremis l'appoggio del M5s.

© RIPRODUZIONE RISERVATA