Elezioni comunali 2020, la trincea di Forza Italia: evitare il sorpasso di Fdi

Elezioni comunali 2020, la trincea di Forza Italia: evitare il sorpasso di Fdi
di Francesco Gravetti
Giovedì 27 Agosto 2020, 07:31
4 Minuti di Lettura

Dal doppiopetto alla trincea, dalla vocazione maggioritaria alla lotta per non perdere il primato del centrodestra, almeno nei territori e nei Comuni. La nuova sfida di Forza Italia non è proprio la sopravvivenza, perché in provincia di Napoli i numeri sono ancora di un certo rilievo, ma comunque è quella di rimanere a galla. E, possibilmente, evitare il sorpasso degli alleati, in particolare di Fdi, che stando ai sondaggi ha il vento in poppa e potrebbe diventare il primo partito del centrodestra.

TUTTI I CANDIDATI DELLE ELEZIONI COMUNALI 

Alle amministrative del 20 e 21 settembre il soggetto politico fondato da Berlusconi a Napoli ci arriva ammaccato: alcuni sindaci hanno lasciato, qualcuno è passato proprio con la Meloni, molti hanno scelto il governatore Vincenzo De Luca. Ciò nonostante Forza Italia è riuscita a presentare una lista con il proprio simbolo in cinque dei 18 Comuni dove si vota col doppio turno e che dunque contano più di 15mila abitanti: Giugliano, Casalnuovo, Caivano, Poggiomarino, Terzigno. In particolare, a Giugliano, Casalnuovo e Poggiomarino gli azzurri marciano uniti all'intero centrodestra (ma solo a Giugliano c'è la Lega), mentre a Caivano l'Udc è su un fronte opposto e a Terzigno Forza Italia fa una corsa solitaria. Ma nel Comune vesuviano i berluscones fanno registrare anche un piccolo record: sono gli unici a presentare un simbolo di partito in un proliferare di liste civiche, ben otto. Terzigno è anche il Comune di Domenico Auricchio, per tutti Mimì, colui che regalò il simbolo del Pdl a Silvio Berlusconi e ottenne, in cambio, stima, amicizia e anche un seggio al Senato. E tuttavia Auricchio oggi non corre più con le insegne del Cavaliere di Arcore, al quale pure nel passato ha giurato più volte amore e fedeltà: anche questo un segno dei tempi. Fin qui le presenze. 

Ma spiccano anche le assenze, dovute, osserva qualcuno nel partito, anche al disimpegno dei Cesaro, Gigino e Armando, padre e figlio, gente che le liste le faceva e disfaceva. Forza Italia non c'è a Sant'Anastasia, Pompei, Ercolano, Mugnano, Frattamaggiore, Grumo Nevano, Ercolano, Cardito, San Giorgio a Cremano. E poi ci sono le civiche: quei raggruppamenti sganciati dai partiti dove, però, si annidano candidati vicini ai partiti stessi e che per convenienza o per necessità non si sono presentati. Accade a Sorrento ma soprattutto a Pomigliano, dove è presente la civica Forza Pomigliano. Curioso, invece, il caso di Saviano, dove pure è stata presentata una lista civica denominata Forza Saviano che, tuttavia, non c'entra niente con il partito di Berlusconi. Lo fanno sapere gli stessi vertici provinciali degli azzurri.
 


Un discorso a parte, invece, merita Marigliano, feudo di Paolo Russo, oggi senatore, forzista della primissima ora. Russo ha favorito la nascita di almeno due liste civiche portandole, poi, ad allearsi con il Pd, a sostegno di Giuseppe Jossa. Ma, a sentire lui, questo inedito accordo non è né un modello, né un laboratorio: «Marigliano viene da un periodo turbolento, determinato dall'arresto del sindaco. Abbiamo promosso una sorta di comitato di salute pubblica per uscire dalla crisi, mettere da parte ma non ammainare le bandiere, costruire un percorso di condivisione. È una soluzione atipica e, spero, irripetibile: serviva una pacificazione».

Simbolo o no, il pericolo per i forzisti resta il fuoco amico: quei Fratelli d'Italia che, spinti da una Giorgia Meloni sempre più avanti nei sondaggi, si sono fatti (politicamente) aggressivi e insidiano il primo posto nella coalizione. Prima hanno fatto un po' di campagna acquisti, accaparrandosi le adesioni dei sindaci di Striano, Antonio Del Giudice, e Melito, Antonio Amente (che non sono Comuni dove si vota), poi hanno tentato la corsa solitaria in diversi centri: a San Giorgio a Cremano, a Frattamaggiore, a Saviano, a Pomigliano.
L'obiettivo dichiarato dei meloniani, coordinati in provincia di Napoli dal commissario Andrea Delmastro Delle Vedove è radicare il partito nei territori. Proprio come era Forza Italia qualche anno fa. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA