Elezioni comunali 2021, il piano dei 50 saggi: «Così si salva Napoli»

Elezioni comunali 2021, il piano dei 50 saggi: «Così si salva Napoli»
di Luigi Roano
Venerdì 15 Gennaio 2021, 10:00
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Dicono di «non avere interessi politici» quelli della Fondazione Cusani Onlus creata dai gemelli Dario e Sergio Cusani a Roma 13 anni fa e che, dal 2018, ha trasferito la propria sede a Napoli. Però quello che presentano oggi alle 11 al Sindacato Unitario dei Giornalisti in vico Cappella Vecchia si chiama I 50 Sindaci, un progetto curato da Napoli del fare e del sapere che si pone come obiettivo di «ottimizzare risorse e progetti per migliorare la vivibilità della nostra città». La sostanza è che in 50 - che si definiscono saggi - stanno lavorando a questa piattaforma di idee da offrire al futuro sindaco o chissà all'ultimo momento a qualcuno di loro che deciderà di scendere in campo alle comunali di primavera. Per esempio ci sono vecchie conoscenze come l'ex questore Franco Malvano che sfidò la Iervolino nel 2006. Vinse Rosetta che così approdò al secondo mandato ma tra i due scoppiò un certo feeling a livello umano, la campagna elettorale - infatti - fu dura ma senza colpi bassi. Ma ci sono anche nomi come quello dello scienziato e ricercatore Andrea Ballabio, direttore Tigem nel settore tecnico scientifico, o Mario Rusciano professore emerito di Diritto del lavoro. Vasant Shenoy - presidente di Glocal Cities, indiano di nascita e a Napoli da molti anni - tanto da desiderare una Napoli migliore per i napoletani di adozione come lui e per l'accoglienza. E ancora il prof Davide Barba e tanti altri. 

Una iniziativa civica - quindi - che in previsione delle elezioni di primavera, quando si rinnoverà il Consiglio comunale e finirà l'era del sindaco Luigi de Magistris che ha esaurito il secondo mandato, vuole far sentire la voce dei napoletani su quello che vorrebbero e su come migliorare la qualità della vita. «Il lavoro al progetto - si legge in una nota - è iniziato nel settembre 2020. Hanno aderito esperti e menti che hanno creato un comitato tecnico scientifico, una task force delle eccellenze napoletane che, attraverso le proprie competenze, esperienze e conoscenze, regali a Napoli, un progetto concreto e fattibile». Quindi la precisazione: «Non è una lista civica, né l'embrione di un partito o movimento, ma un nucleo di persone, che speriamo si allarghi sempre più, coadiuvate da chi opera già nell'economia della città attraverso associazioni e fondazioni, al fine di affiancare gli amministratori locali per una gestione più funzionale della città di Napoli». Il lavoro svolto dai 50 esperti è stato quello di analizzare «le esigenze e le problematiche a livello amministrativo, tecnico, logistico e creativo per ragionare su soluzioni da offrire alla nostra città». Ideatore del progetto è stato Dario Cusani, ex imprenditore, artista, giornalista e operatore socio culturale con la Fondazione di famiglia. Ai lavori de I 50 sindaci ha partecipato Vittorio Acocella, 82enne ex manager Banco di Napoli e vicepresidente della Fondazione che, in qualità di formatore, è l'autore del capitolo Dess: Distretto di Economia sociale e solidale.

Per la Napoli del Fare e del Sapere è sceso in campo il coordinatore Massimiliano Cerrito, fondatore e presidente di Festival Barocco che sarà l'interfaccia dei napoletani sul sito www.i50sindaci.it. Tra le competenze Giuno D'ecclesiis, sociologo dell'Innovazione e di Economia Digitale, e Antonio Prigiobbo ideatore e fondatore e driver Community NAStartUp.

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Come ogni elezione amministrativa che si rispetti i cosiddetti civici che prendono la distanze dalla politica sono corteggiatissimi tuttavia dalla stessa politica. Tante sono le associazioni civiche in città e c'è soprattutto molta gauche in campo, segno distintivo di come i partiti segnino il passo e non siano più attrattivi come una volta. Così proliferano liste con candidati che arrivano a piazzarne anche 16 alle ultime regionali dell'anno scorso a sostenere il governatore Vincenzo De Luca. Nel 2016 per il secondo mandato De Magistris ne mise in campo la bellezza di 13: tranne i Verdi tutte civiche sulla carta. Vinse come è noto ma poi la governabilità si è andata a far friggere tanto è vero che chiuderà la sua avventura senza una maggioranza. 

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