Elezioni, al voto 13 Comuni nel Napoletano e appello al prefetto: «Attenzione al rischio brogli»

Elezioni, al voto 13 Comuni nel Napoletano e appello al prefetto: «Attenzione al rischio brogli»
di Adolfo Pappalardo
Sabato 11 Giugno 2022, 23:54 - Ultimo agg. 12 Giugno, 15:57
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Non sono molti i comuni alle urne, appena 13 nel Napoletano, ma questo voto, a pochi mesi dalle politiche, è utile a capire i prossimi scenari. Specie se, in tutta la regione, sono 89 i municipi da decidere e sono chiamati alle urne oltre 664 mila elettori. Con l’incognita dell’affluenza se si vota solo oggi dalle 7 alle 23 e non in due giorni come successo nelle ultime tornate elettorali. Ma lo spoglio inizierà solo domani a partire dalle 14 per dare la precedenza a quello dei referendum sulla giustizia. 

Naturalmente l’attenzione è massima sui comuni più popolosi dove potrebbe essere il ballottaggio a dover decidere i nuovi sindaci. Dei 13 comuni napoletani, infatti, oltre i 15 mila abitanti, troviamo Acerra, Ischia, Nola, Portici, Pozzuoli, Sant'Antimo, Somma Vesuviana e qui i partiti e i rispettivi big si sono dati battaglia nelle ultime settimane. Con una particolare frequenza nei loro tour di Pd ed M5s mentre il centrodestra ha preferito, nella maggior parte dei casi, far impegnare i politici locali nelle piazze. E così il governatore Vincenzo De Luca che, ad esclusione di una visita istituzionale a Portici, ha deciso di defilarsi dalla campagna. 

Gli scenari, dicevamo. Anzitutto il centrosinistra spera di poter arrivare al ballottaggio, considerato alla portata di mano, a Nola ed Acerra mentre andrà sicuramente al secondo turno a Pozzuoli. Qui la situazione è singolare perché il comune costiero di 80mila abitanti ha un’amministrazione uscente targata Pd ma a contendersi lo scettro di primo cittadino, in particolare, sono due iscritti democrat: Paolo Ismeno e Luigi Manzoni. Una spaccatura che ha costretto la Federazione di Napoli a non concedere il simbolo del partito di Letta. 

A Somma Vesuviana e Nola, invece, il Pd viaggia in coalizione con i grillini mentre ad Acerra si ritrova contro i deluchiani che appoggiano il nome sponsorizzato dal sindaco uscente Lettieri non più eleggibile dopo due mandati consecutivi. Stesso scenario di Somma Vesuviana dove i consiglieri regionali della maggioranza deluchiana Carmine Mocerino e Loredana Raia appoggiano l’uscente Salvatore Di Sarno contro il candidato del Pd Giuseppe Bianco. Unici destinati già a festeggiare la vittoria, perché favoriti dai pronostici, sono il sindaco uscente democrat Enzo Cuomo a Portici (al quarto mandato con la pausa di una elezione al Parlamento) che si ritrova i grillini contro e Vincenzo Ferrandino a Ischia (al secondo mandato) sostenuto da un’amplissima coalizione civica: a sfidarlo solo Gennaro Savio leader del partito Comunista Italiano Marxista-Leninista.  

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Infine Sant’Antimo, comune che ritorna al voto dopo lo scioglimento del 2020. I democrat sostengono Massimo Buonanno, sostenuto da una coalizione in cui si è deciso di non candidare chiunque sia anche solo citato nel decreto di due anni fa, che sfida Giuseppe Italia. E proprio sul comune a Nord di Napoli è massima l’attenzione per evitare episodi poco chiari. L’hanno chiesto ieri, ufficialmente al prefetto, i senatori di centrosinistra Valeria Valente e Sandro Ruotolo.

Il rischio della compravendita dei voti è più che mai concreto e segnali in questo senso ci sono giunti. Sant’Antimo - scrivono - torna al voto dopo l’ennesimo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni della camorra. Per questo motivo facciamo appello alla ministra Lamorgese di vigilare per evitare eventuali episodi di compravendita di voti, tentativi di avvicinamento davanti ai seggi e tutte quelle pratiche che strani personaggi potrebbero mettere in campo per tentare di controllare e condizionare il libero voto». 

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