Elezioni comunali a Lacco Ameno, scambio di accuse tra Pascale e De Siano

Elezioni comunali a Lacco Ameno, scambio di accuse tra Pascale e De Siano
Venerdì 25 Settembre 2020, 20:04
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Un appello «al prefetto, al ministro degli Interni e al presidente della Repubblica» affinché venga fatta «chiarezza» su quanto avvenuto a Lacco Ameno, dove «è stata lesa la democrazia». A lanciarlo è Giacomo Pascale, sindaco uscente del comune ischitano e candidato per un secondo mandato, uno dei due protagonisti insieme all'altro candidato, il senatore di Forza Italia Domenico De Siano, del clamoroso «pareggio» alle elezioni amministrative di domenica 20 e lunedì 21 settembre. Un pareggio che però Pascale contesta con forza, così come ha già fatto martedì sera all'atto della proclamazione: «Il popolo ha votato - dice - e ha democraticamente scelto un sindaco».

Secondo Pascale si sono verificate delle irregolarità al momento dello spoglio delle schede, in particolare nella sezione elettorale numero 3. A tal proposito Pascale ha mostrato alla stampa, e intende mostrare al prefetto di Napoli Marco Valentini, un video nel quale, spiega, «viene richiamata a gran voce dai due scrutatori e dal presidente la scheda con l'ultimo voto, il numero 435, determinante per la mia elezione. Nella trascrizione dei verbali però sono stati commessi due errori: viene scritto 434 voti invece di 435, e 851 voti validi complessivi invece di 852. Mi piace pensare che sia un errore di trascrizione, non accuso nessuno ma invito il prefetto a riaprire le tabelle di scrutinio per andare a verificare se quello che si dice nel video è corretto. Noi riteniamo di sì e riteniamo quindi che non ci voglia il ballottaggio e che un sindaco eletto di Lacco Ameno ci sia già».

«Il presunto voto in più tanto reclamato da Pascale nella sezione numero 3 è presente solo in un audio di un video che è frutto di un errore di conteggio, chiaramente evidenziato nei verbali». Così la lista «Sempre per Lacco Ameno» a sostegno della candidatura a sindaco di Lacco Ameno di De Siano, interviene sul caso sollevato dall'altro candidato Pascale, che respinge il risultato delle amministrative finite in un clamoroso pareggio tra i due, ritenendo invece di aver ottenuto un voto in più non riportato nel verbale finale. «Per questo voto - sottolineano dalla lista Sempre per Lacco Ameno - manca fisicamente la scheda elettorale. Abbiamo quindi più voti che votanti? La verità è che anche in questa sezione esiste un voto mancante ma anche questo è a favore di De Siano e si tratta di una scheda contestata e non assegnata a favore di De Siano». In un post su Facebook vengono allegate le foto del verbale delle operazioni dell'ufficio elettorale di sezione, nelle quali «il totale dei votanti della sezione n.3 è di 851, al quale vanno sottratte 7 schede bianche più  8 schede nulle più una contestata e non assegnata a De Siano, per un totale dunque di 835 schede. Di queste, 401 a favore di De Siano e 434 a favore di Pascale. Attenzione: 434 + 401 = 835. Qualcuno può dunque spiegarci come potrebbe mai esistere una voto n. 435? Ecco cosa è successo nella sezione n.3 ed è tutto documentato nelle foto. Magari si fossero potute ricontare le schede. Chiarito con tanto di prove questo aspetto - concludono gli attivisti della lista a sostegno di De Siano - attendiamo fiduciosi che il tribunale assegni anche le altre 5 schede assolutamente valide e non assegnate a De Siano nella sezione n.4».

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