Elezioni comunali a Marigliano, pasticcio M5S: la lista resta fuori dalla competizione

Elezioni comunali a Marigliano, pasticcio M5S: la lista resta fuori dalla competizione
di Anita Capasso
Martedì 25 Agosto 2020, 08:00
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Si va al voto senza il M5S e tra clamorosi cambi di casacca. La lista dei pentastellati non potrà concorrere per le elezioni comunali. È stata ricusata dalla sottocommissione elettorale circondariale. Il collegio composto da Massimo De Stefano, Eduardo Capone e Salvatore Chietti ha bocciato l'elenco per gravi vizi di forma che non possono essere sanati. È stato riscontrato che sugli 8 elenchi contenenti i 124 sottoscrittori della lista pentastellata non era stata apposta la prescritta autentica. Inoltre gli elenchi erano privi del relativo contrassegno di lista.

Ciò ha comportato che il numero dei 124 sottoscrittori è stato completamente azzerato e di conseguenza è venuta meno la condizione fondamentale per l'approvazione della lista. Salta quindi la candidatura a sindaco di Maurizio Sena.

TUTTE LE LISTE E I CANDIDATI 

Si spacca il movimento e volano gli stracci tra il vecchio gruppo pentastellato, che fa capo al consigliere comunale uscente, Francesco Capasso, e il nuovo, creato dal consigliere regionale Gennaro Saiello. Si sfoga il consigliere metropolitano Francesco Capasso, che non è stato neanche interpellato. «È buffo come a volte la vita si prenda gioco di noi. Sono state intavolate trattative con consiglieri comunali di altre forze politiche locali, infrangendo tutte le regole del M5S, visto che in qualità di consigliere comunale in carica perlomeno andavo aggiornato per non dire coinvolto». Neppure il senatore mariglianese del M5S, Raffaele Mautone, era a conoscenza di questi nuovi scenari interni. «Ho appreso delle lista quando già era stata pubblicata sulla piattaforma Rousseau. Avrei potuto dare il mio contributo».

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Non va meglio negli altri due schieramenti, nati da uno scontro fratricida nel centrosinistra del sindaco uscente, Antonio Carpino, ora agli arresti domiciliari per presunto voto di scambio politicomafioso. A raccoglierne l'eredita si è fatto avanti, Vincenzo Esposito, che ha raccolto inizialmente 4 liste: Popolari, Andiamo Avanti con Marigliano, Cambia con noi e Periferia 2030. Poi si è aggiunta anche la lista Progetto sociale con Alaia. Il partito democratico isolato dai suoi alleati, invece, si è imbrigliato in una crisi interna sulla leadership tra il presidente uscente del consiglio comunale, Vito Lombardi e il consigliere metropolitano, delegato all'urbanistica Giuseppe Jossa. Appoggiato dalla segreteria provinciale, l'ha spuntata Jossa, ma con un'emorragia di consiglieri, assessori e iscritti del Pd.

Con una mossa che sta suscitando perplessità nell'elettorato, il Pd ha stretto l'alleanza con il centrodestra, che fa capo al deputato mariglianese di Fi Paolo Russo. L'insolita e spuria coalizione è formata dal Pd, la Città che vogliamo dell'ex assessore Raffaele Coppola, Impegno civico che fa capo a Michele Cerciello, Azzurra e libertà, espressione di Fi, la Città in movimento che candida tra gli altri Pasquale Allocca di FdI. Corsa solitaria per la lista ambientalista Oxigeno di Saverio Lo Sapio che ha ingaggiato battaglie a favore dell'ambiente e della legalità contro gli apparati burocratici corrotti. 

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