Elezioni comunali a Napoli, centrodestra diviso: tre aspiranti per una candidatura

Elezioni comunali a Napoli, centrodestra diviso: tre aspiranti per una candidatura
di Valentino Di Giacomo
Lunedì 14 Dicembre 2020, 12:00 - Ultimo agg. 12:12
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Maresca per Fi, Cimmino per la Lega e Rastrelli per Fdi: questa è la situazione di partenza al tavolo delle trattative del centrodestra. Solo una situazione iniziale, in realtà Maresca sembra godere di una sorta di golden-share avendo avuto già contatti in passato con la Lega e in queste settimane con Fi. Tutto lascia presagire che, non appena Maresca scioglierà gli indugi, la coalizione di centrodestra possa convergere sul pm anticamorra. Non restano però nel vuoto le altre candidature, anzi, Salvini fa capire di avere molto apprezzato le parole di Gianluigi Cimmino rilasciate ieri al Mattino. «Grazie all'imprenditore Elezioni comunali a Napoli,, amministratore delegato di Yamamay e Carpisa - ha detto al Mattino il leader del Carroccio - per le parole di stima. Napoli ha bisogno di uomini di valore come lui». Ora, al centrodestra, non resta altro che provare a fare una sintesi perché di questo passo si rischia l'overbooking. Se Cimmino, imprenditore che Salvini conosce da tempo, ha dato la propria disponibilità, anche il pm anticamorra Catello Maresca ha manifestato - seppur con cautela visto il suo ruolo - un'ampia apertura per dare il suo contributo. Resta proprio Maresca il candidato che piace di più all'interno delle trattative del centrodestra, ma prima andrà trovata la quadra su come organizzare la discesa in campo del pm che se da un lato chiede l'appoggio dei partiti, dall'altro intesse la sua rete anche aprendo alla società civile grazie pure alla struttura della sua associazione che si occupa, tra le altre cose, di iniziative per i minori a rischio. L'idea è affiancare quel mondo della società civile alle liste dei partiti. Più defilati nelle gerarchie restano l'avvocato Sergio Rastrelli, figlio dell'ex governatore missino, Antonio, ma piace alla coalizione anche un altro nome di successo come quello del presidente dell'Interporto, Riccardo Monti. Tutti hanno in comune la provenienza dalla società civile, non figure politiche a tutto tondo, ma quel mondo delle istituzioni, dell'attivismo, dell'imprenditoria che tanto piace a Salvini, Berlusconi e Meloni. 

Mentre il centrodestra dovrà riunirsi per trovare una quadra sul proprio candidato sindaco, a Maresca è già riuscito una sorta di primo miracolo. La figura del pm anticamorra riesce infatti a tenere unito un partito sfilacciato come Forza Italia. Se l'ex governatore Caldoro e l'europarlamentare Fulvio Martusciello lavorano da tempo alla sua candidatura, altrettanto fanno i parlamentari e gli esponenti di Fi che fanno riferimento al coordinatore regionale Mimmo De Siano.

Una notizia di non poco conto dopo mesi di punzecchiature e frecciatine al veleno che i due gruppi forzisti si sono lanciati a vicenda. Non è una pace perché la guerra nel partito resta, ma almeno non c'è preclusione da parte di alcuno nei confronti del pm. Dell'opportunità di candidare Maresca discute da tempo con Berlusconi anche De Siano che già oltre un mese fa procurò al leader il numero di telefono del pm anticamorra, ma che l'ex premier abbia telefonato a Maresca non viene confermato da nessuna delle parti. Circa la possibile candidatura del fautore degli arresti dei boss casalesi Setola e Zagaria, ne hanno riparlato ancora venerdì sera De Siano e Berlusconi, ma il dialogo è aperto e costante con tutto il fronte forzista e ci sarà solo da trovare le forme idonee. Dal partito regionale viene spiegato che se si vuole una soluzione la si trova anche per far convergere i partiti in maniera più discreta sul pm. «Ad esempio - viene riferito, ma solo a titolo di suggestione - Maresca può costruire una rete di liste civiche a fargli da riferimento e i partiti ideare sigle più sfumate come Forza Azzurri in luogo di Forza Italia». Ma si tratta, per l'appunto, di esempi per far comprendere che se il pm anticamorra ha voglia di spendersi per la causa una forma la si trova, l'importante è il progetto di città e quel rinnovamento che Maresca potrebbe rappresentare per un centrodestra che alle ultime elezioni regionali ha ottenuto risultati ben al di sotto delle aspettative.

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La disponibilità dell'ad di Carpisa, Cimmino, è però considerata un altro elemento di valore per la coalizione. Un nome, quello dell'imprenditore partenopeo, che non può essere relegato con sufficienza non fosse altro che per le capacità manageriali che porterebbe nella gestione della città. Il sogno dei tre leader della coalizione sarebbe che tutte le figure che in queste settimane hanno fatto dei passi avanti possano essere disponibili non solo per la figura di sindaco, ma eventualmente pure per entrare in Giunta o in Consiglio. Un discorso - viene spiegato - che vale per tutti.

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