Elezioni comunali a Napoli, Maresca ora tesse la tela: via libera di Martusciello

Elezioni comunali a Napoli, Maresca ora tesse la tela: via libera di Martusciello
di Valentino Di Giacomo
Lunedì 23 Novembre 2020, 12:00
4 Minuti di Lettura

Le grandi manovre nel centrodestra per gettare nella mischia Catello Maresca sono iniziate, ma il pm anticamorra l'artefice degli arresti dei boss Setola e Zagaria non ha alcuna intenzione di farsi strumentalizzare. Se Maresca deciderà di scendere in campo per la conquista di Palazzo San Giacomo sarà senza simboli e l'unico modo per convincerlo sarebbe un passo indietro deciso dei partiti. Non può, del resto, un uomo che vive le istituzioni come il magistrato, prestarsi ai soliti schemi della politica come è già successo alle ultime Regionali quando il matrimonio tra Maresca e il centrodestra è rimasta soltanto una suggestione. Ma intanto la voglia di coinvolgere il pm napoletano cresce di ora in ora. Se qualche sera fa Silvio Berlusconi aveva annunciato di avergli telefonato circostanza bollata come «un'invenzione» da parte del giornale online Juorno che spesso ospita interventi del magistrato ieri è stato Antonio Martusciello, ex coordinatore regionale di Forza Italia, a lanciare la volata a Maresca.

Tirandosi fuori dalla corsa per Palazzo San Giacomo pur se Berlusconi continua a ritenerlo un candidato valido - Antonio Martusciello ha definito un personaggio «inclusivo» il pm. 

LEGGI ANCHE Berlusconi: «Dema peggior sindaco di sempre»

«Mi interessa ha spiegato l'ex presidente di Agcom il rinnovamento di Fi.

Occorre lavorare a un programma di governo e a un'alleanza dei ceti produttivi che possano ritrovarsi in una candidatura a sindaco proveniente dal mondo delle professioni. Maresca è a mio avviso un candidato inclusivo, capace di aggregare settori di società che nel corso di questi anni si sono allontanati dalla politica, perché disgustati dal malgoverno che è conseguenza della cattiva politica. L'alleanza delle forze moderate, del centrodestra, dei ceti produttivi, guidati dal dottor Catello Maresca, possono costituire la soluzione vincente». Poi il fendente agli attuali dirigenti di Forza Italia, a dimostrazione di come le tensioni nel partito azzurro restino fortissime. «Per Forza Italia ha detto Martusciello - per essere credibile, è indispensabile un rinnovamento della dirigenza provinciale e regionale, che, nel corso della propria attività ha ridotto il partito a percentuali minime. A costoro si chiede un atto di responsabilità: dimettersi e dare la possibilità a coloro che vorrebbero impegnarsi in politica per contribuire alla rinascita della propria città, di poterlo fare, senza sentirsi più ostacolati da ingombranti figure, ostili all'ingresso di energie intellettuali e di persone nuove e capaci, che sono portatrici di valori e istanze utili e determinanti per la ricostruzione della città». 

Video

La situazione ormai in Forza Italia, già prima delle elezioni regionali, ha superato i livelli di guardia. A contribuire ad agitare gli animi anche la questione sul voto del bilancio al Comune di Napoli con il sindaco de Magistris che ha perso pezzi dentro la sua maggioranza. Ieri De Siano, dopo una breve conversazione con Berlusconi, ha inviato al leader di Fi un report con tutte le questioni che restano aperte nel partito campano. Non solo la vicenda del bilancio, ma pure le mosse in vista delle prossime elezioni. L'ultima parola sui destini del partito sarà di Berlusconi. Ora il Cavaliere è impegnato prima di tutto a comprendere le evoluzioni a livello nazionale, poi si dedicherà anche ai dossier locali. Sarebbe stato proprio De Siano, un mese fa, a fornire a Berlusconi il numero di Maresca per vagliarne la candidatura. Un punto il coinvolgimento del pm che potrebbe sedare le guerre intestine in Fi e nel centrodestra. A tessere la rete ci sarebbero soprattutto Fulvio Martusciello per Fi, il coordinatore della Lega, Severino Nappi e il plenipotenziario di Fdi in Campania, Edmondo Cirielli. Tutto fa però presagire che le guerre intestine dentro Forza Italia e, ultimamente, anche quelle tra il partito azzurro e Salvini, determineranno pure la scelta per il candidato sindaco. Eppure sono proprio queste faide interne ad allontanare Catello Maresca dal pensiero di accettare una candidatura. Di certo mai il pm si presterebbe a diventare lo strumento per sanare dei regolamenti di conti tutti interni ai partiti. Serviranno passi indietro, più che passi avanti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA