Elezioni comunali a Napoli, Maresca in tour a Scampia: è già campagna elettorale

Elezioni comunali a Napoli, Maresca in tour a Scampia: è già campagna elettorale
di Carlo Porcaro
Giovedì 24 Dicembre 2020, 12:00
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«Ha deciso di candidarsi a sindaco, me lo ha detto venerdì scorso: sono molto contento, è una persona perbene che va sostenuta per risollevare questa città così disastrata». La confessione con tanto di endorsement don Aniello Manganiello la fa a margine dell'incontro avuto ieri mattina con il magistrato Catello Maresca, che gli ha consegnato presso l'oratorio Don Guanella - a nome dell'Associazione Arti e Mestieri - un consistente carico di frutta da donare alle famiglie più bisognose di Scampìa. I due, da sempre impegnati nella lotta alle mafie uno come pm e l'altro con l'associazione Ultimi, si conoscono da tempo, ma è stato durante il recente Magna Grecia Awards di Taranto, premio di cui Maresca è presidente onorario e quest'anno ricevuto da don Manganiello tornato a Napoli tre mesi fa, che si sono confrontati sul destino dei quartieri popolari per avviare un lavoro comune.

Prima dell'impegno in politica come candidato sindaco civico sostenuto dal centrodestra, c'è la solidarietà «quest'anno ancora più necessaria», come spiegato dallo stesso sostituto procuratore.

Con l'associazione Arti e Mestieri, insieme all'editore Rosario Bianco, durante la prima ondata pandemica sono stati a Caivano da don Patriciello per consegnare spese alimentari nonché alla mensa del Carmine da Padre Francesco Sorrentino per donare migliaia di mascherine. Prima di vedere Don Manganiello, altro faccia a faccia con tanto di donazione, altro endorsement. Questa volta da parte del maestro di judo Gianni Maddaloni che ha ricevuto Maresca nella sua palestra di Scampìa. «Ho sentito un po' di persone in questi giorni, credono nel tuo progetto», ha detto al magistrato. «Catello vuole ridare la speranza perduta al popolo che soffre, le sue idee mi piacciono: va aiutato perché qui nessuno pensa a noi», il commento di Maddaloni prima di presentare allo stesso Maresca la mamma di un giovane con trascorsi nel carcere per rapina e salvato dalla strada. «L'assistente sociale mi disse di non prenderlo, invece ha lavorato qui da custode», l'esperienza raccontata come paradigma delle sacche di povertà esistenti a Scampia come in altre periferie cittadine.

 

Da lì sembra voler partire il percorso del pm, che arrestò il boss Michele Zagaria, per intessere una rete di associazioni che lavorano sul campo da anni nella lotta ad ogni forma di illegalità. Dal Natale gettando lo sguardo più in là, alla prossima primavera. Dopo il tour a Scampìa, Maresca si è recato ai Vergini presso i Padri Vincenziani, altra realtà territoriale in cui si aiutano le famiglie più bisognose della zona. Il tempo di organizzarsi per la discesa in campo verso Palazzo San Giacomo, con un progetto di estrazione civica che verrà poi sostenuto da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia anche se gli ultimi due partiti non intendono rinunciare ai rispettivi simboli, ce n'è ma non tantissimo. Entro la fine di gennaio potrebbe esserci l'ufficialità della candidatura preceduta dall'aspettativa dalla magistratura. «Per rilanciare Napoli serve sicuramente una grande squadra», ha detto lo stesso Maresca a Maddaloni, uno di quelli che alle ultime comunali si spese molto al fianco dell'imprenditore Gianni Lettieri anch'egli candidato con il centrodestra.

«In questo periodo così difficile serve uno sforzo eccezionale, il nostro contributo come associazione lo daremo sempre come senso di restituzione delle bellezze che abbiamo ricevuto da questa terra», il messaggio dell'ex pm anticamorra. Il suo viaggio nella Napoli che soffre proseguirà nei prossimi giorni con altre tappe in luoghi strategici. Tra molta curiosità e qualche perplessità soprattutto di coloro che non intendono inimicarsi il governatore Vincenzo De Luca.

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