Elezioni comunali a Napoli, Pd e M5S partono da Fico: «Ora una legge speciale»

Elezioni comunali a Napoli, Pd e M5S partono da Fico: «Ora una legge speciale»
di Luigi Roano
Sabato 19 Dicembre 2020, 11:00 - Ultimo agg. 12:31
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I convitati di pietra sono i possibili candidati a sindaco finora messi in campo, cioè Roberto Fico - che di mestiere fa il Presidente della Camera in quota M5S - e i due ministri Enzo Amendola (Pd) e Gaetano Manfredi un tecnico di area dem ma voluto dal premier Conte a Palazzo Chigi. Perché dal tavolo del centrosinistra allargato al M5S composto da tutte le forze che appoggiano il Governo che si è riunito ieri per la prima volta, tutti fanno trapelare che la questione candidato, il volto e il nome del successore di de Magistris, sia l'unica cosa di cui non si deve parlare. Ma alla fine le cose sono andate davvero così? Il dato politico che viene fuori dal tavolo voluto dal segretario del Pd Marco Sarracino è che Pd e M5S non vedono l'ora di chiudere l'accordo su Napoli e che quella di Fico resta l'opzione numero uno per consolidare un'intesa che dovrà svilupparsi lungo tutto il Paese dove si vota per le amministrative. Restano le differenze tra i renziani di Iv e i grillini su molte cose, però non appare impossibile trovare la quadratura del cerchio, se ne riparlerà l'anno nuovo dopo le festività natalizie. Il vertice si è tenuto alla libreria The Spark, con alcuni in presenza e altri in remoto come si dice di questi tempi. Oltre a Sarracino vi hanno partecipato per il M5S la parlamentare Gilda Sportiello e la capogruppo alla Regione Valeria Ciarambino. La prima vicina al Presidente della Camera, la seconda a ministro degli Esteri Luigi Di Maio, un segnale di unità rivolto più all'interno dei pentastellati che all'esterno. Per Articolo Uno c'era Francesco Dinacci, per Iv Graziella Pagano e Apostolos Paipais. Presenti al tavolo anche gli altri alleati quali Leu, Sinistra Italiana, Moderati rappresentati da Enzo Varriale, Socialisti, Centro Democratico e Verdi. A unire tutti ma davvero tutti la richiesta al Governo di una legge speciale per risanare i conti di Napoli altrimenti non basterebbe Superman per governare il Comune. 

Partiamo da Iv con la Pagano e Paipais, lo scoglio più difficile da superare per compattare la coalizione con il M5S. «Mi pare sia andata molto bene la riunione - spiega la Pagano - c'è stata una unità di intenti sostanzialmente su un punto: lavorare perché su Napoli convergano investimenti del Governo e dell'Europa come il Recovery fund perché si facciano investimenti e risanare i conti.

Bisogna dare al futuro sindaco gli strumenti per potere governare servirebbe una legge speciale». Per la Pagano c'è stato uno «scatto di reni delle forze politiche, cioè non iniziare dalla fine, il candidato ma dal principio considerando le difficoltà della città». L'esponente di Iv lancia «una riunione di tutti i parlamentari del sud per fare il punto su Napoli» e riguardi al M5S dice: «Sono stata d'accordo con la Ciarambino su alcune cose però a proposito di fondi direi che in generale sarebbe meglio utilizzare i fondi del reddito di cittadinanza e di Quota 100 per varare misure strutturali per l'occupazione». Passiamo a Sarracino: «Il Pd - spiega il segretario - è estremamente soddisfatto dell'incontro. Rileviamo un'ampia sintonia sulle questioni da mettere in campo nei prossimi mesi per le nostre comunità. Ragionare di misure speciali per le nostre città assieme al Governo non può più essere un tabù. Il fatto che oggi ci si ritrovi a discuterne in maniera unitaria e senza divisioni, è un buon auspicio per il sud e per Napoli». La Sportiello più o meno è sulla stessa lunghezza d'onda: «È stato un incontro costruttivo - dice - dove si è parlato della situazione degli enti locali e dell'opportunità rappresentata dal Recovery Fund». Riguardo l'alleanza la parlamentare chiarisce: «Qualcuno ha espresso il desiderio di continuare questo ragionamento, partendo dai temi. Ma l'argomento non era l'oggetto della discussione» Quindi su Fico: «Roberto ama la sua città, è legatissimo a Napoli. Ma in questo momento è presidente della Camera». Per Dinacci di Articolo 1 «Dobbiamo riflettere seriamente su una legge speciale per Napoli e sul definanziamento agli enti locali. Vogliamo un'alleanza plurale tra soggetti diversi. Bene il rapporto con M5S e il centrosinistra, ma l'area della sinistra civica ha una sua dignità e autonomia in città». 

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