L'accordo tra il Pd metropolitano - cioè tra il segretario Marco Sarracino e il presidente Paolo Mancuso - e le liste che hanno sostenuto in campagna elettorale prima, e ora sostengono il governatore Vincenzo De Luca in Consiglio regionale, c'è. Vale a dire che anche i deluchiani senza la casacca del Pd convergeranno sull'alleanza larga con dentro il M5S per cercare di riconquistare dopo dieci anni Napoli. Passa - nella sostanza - la linea di Sarracino. Ora il passaggio successivo è quello di convincere il M5S ad accettare i deluchiani. Il vertice che si è tenuto alla Stazione Marittima - con molte stelle della corona di De Luca - a iniziare da Mario Casillo e Fulvio Bonavitacola per passare a Clemente Mastella, ha sancito dunque un Pd unito e partito guida della coalizione. Con De Luca che si sente molto dentro alla partita Napoli. Il governatore vedrebbe molto bene la candidatura di Gaetano Manfredi ministro per l'università al quale telefona spesso. Ma l'ex rettore non ne vuole sapere. Non confermata - ma nemmeno smentita - la voce di un De Luca che stia pensando ad Armando Brunini. L'ex amministratore della Gesac, ora passato a gestire gli aeroporti milanesi, sarebbe stato sondato informalmente rispondendo però di essere impegnato nel suo attuale incarico.
Saltato il tavolo romano perchè incombe la crisi di Governo, quello della Stazione Marittima è di fatto il secondo tempo dell'incontro di sabato con Nicola Oddati coordinatore della segreteria di Nicola Zingaretti.
Sarracino passa all'incasso e spiega: «Soddisfatti dell'incontro. La nostra priorità è quella di lavorare ad un grande ed unitario progetto per Napoli. Abbiamo tre priorità: combattere le diseguaglianze, riorganizzare i nostri servizi pubblici, fermare la grande fuga di giovani che abbandonano le nostre comunità». Poi conclude così: «Il futuro di Napoli condizionerà enormemente quello della regione, del mezzogiorno e di tutto il Paese. Per questo riteniamo necessario sgombrare il campo da contrapposizioni tra il perimetro della coalizione regionale e quella nazionale».