Elezioni comunali a Napoli, addio Dema: grande fuga verso il Pd

Elezioni comunali a Napoli, addio Dema: grande fuga verso il Pd
di Adolfo Pappalardo
Domenica 31 Gennaio 2021, 10:30 - Ultimo agg. 10:45
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È un fiume carsico ormai che s'ingrossa ogni giorno che passa: i movimenti politici della maggioranza hanno mollato de Magistris. Pezzi importanti di Dema e interi partiti che sono ancora con lui a San Giacomo ma, paradossalmente, si siedono al tavolo del centrosinistra per discutere del candidato Pd-M5s. Che è alternativo alla Clemente, indicato dall'ex pm come candidata alla sua successione. Ed ecco presidenti di Municipalità come Chirico e De Luca, partiti come Davvero Verdi e Sinistra. Con appena due consiglieri di maggioranza (la Bismuto e Cecere) che hanno fatto endorsement pubblico per la Clemente. E gli altri? Sono già altrove.

Appena due giorni fa è stato il turno dell'associazione Progetto per Napoli che ha dichiarato ufficialmente l'addio.«Abbiamo ritenuto di aderire al rinnovato progetto proposto dal centrosinistra, in particolar modo dal Pd e dal suo segretario Marco Sarracino, per creare le migliori condizioni per il governo della Città di Napoli. Con queste motivazioni tutte proprie della nostra storia di civismo vero, parteciperemo convintamente alla campagna elettorale in appoggio al candidato sindaco del centrosinistra», scrivono in uno scarno comunicato i vertici dell'associazione che non è un gruppo qualsiasi. Molto radicati a Scampia dietro al lavoro di Pasquale Palladino, sono il gruppo legatissimo a Raffaele Del Giudice, attuale assessore all'ambiente e fiore all'occhiello delle giunte de Magistris.

Appena 5 anni fa, con la lista «Solo napoli», furono stoppati alla competizione per alcuni documenti mancanti ma stavolta correranno con il Pd.

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Non è certo un caso isolato. Francesco Chirico, attuale presidente della II municipalità fa parte del direttivo di Dema così come alcuni consiglieri di quartiere ma sta già lavorando ad una lista da portare in dote al centrosinistra. Vale anche per Paolo De Luca, attuale numero uno della circoscrizione Vomero, già candidato con i renziani alle ultime regionali e ora al lavoro per le liste da presentare alle comunali. Sempre da portare in dote al centrosinistra e contro la Clemente. Mentre un altro presidente di municipalità (la III) come Ivo Poggiani, legato a Insurgencia e quindi con Dema, avrebbe avviato già contatti con i democrat. Sempre in vista del voto in cui si decide non solo il primo cittadino ma anche i presidenti dei parlamentini di quartiere. E nel 2016 de Magistris riuscì ad espugnare non solo il Comune ma anche la metà delle 10 circoscrizioni. Ma è tutto il gruppo Dema, ad esclusione di Claudio Cecere, a non essere con de Magistris alle prossime amministrative. È un addio alla rivoluzione arancione e tutte le sue storie da scrivere a posteriori.

Con i partiti, i casi più paradossali: ancora in maggioranza a San Giacomo ma già altrove per le prossime comunali. Basterebbe vedere il tavolo dei partiti convocati lunedì scorso dal segretario democrat Marco Sarracino per discutere del candidato sindaco. Lì siede anche il consigliere di maggioranza Stefano Buono in rappresentanza di Davvero Verdi, che vede addirittura Marco Gaudini entrato in giunta da appena una settimana. Sempre allo stesso tavolo la Sinistra (che raggruppa Articolo 1 e Sinistra Italiana) e che ha in maggioranza due consiglieri d'esperienza come Sandro Fucito e Mario Coppeto. I rappresentanti di partito erano al tavolo della coalizione e a quello della legge speciale con il Pd. E come se non bastasse il segretario metropolitano Francesco Dinacci ha messo tutto nero su bianco: «La fase di de Magistris è politicamente chiusa».

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