Elezioni comunali a Napoli, Bassolino sente Mastella e Calenda tra sport e chat

Elezioni comunali a Napoli, Bassolino sente Mastella e Calenda tra sport e chat
di Adolfo Pappalardo
Lunedì 15 Febbraio 2021, 10:02
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Dopo l'ufficializzazione della discesa in campo e una domenica passata in famiglia, inizia oggi la corsa di Antonio Bassolino candidato al comune di Napoli. Tra l'organizzazione da mettere a punto, il quartier generale (scelto tra piazza Borsa a via Toledo) da allestire e il giro di incontri da qui al voto. Non che nei mesi scorsi l'ex governatore sia stato con le mani in mano. Anzi. Oltre a sondare le truppe si è mosso anche sul fronte delle alleanze. E non è detto che la sue liste, 5 o 6, siano caratterizzate solo dal civismo. Interlocuzioni ci sono state sia con il Psi che con Noi Campania, la formazione di Clemente Mastella che potrebbero essere della partita. Senza contare Più Europa e Azione dell'ex ministro Calenda.

In queste ore l'ex sindaco si sente galvanizzato.

Decine e decine di telefonate e messaggi di chi vuole dare una mano. Senza il timore di arrivare affannato alla competizione che si potrebbe svolgere nella prima settimana di ottobre. Ma, soprattutto, senza farsi scalfire da un Pd che l'ha accusato di favorire, con una corsa solitaria, il centrodestra. «Mi candido per Napoli e l'interesse per Napoli è superiore», dice Bassolino scavalcando gli attacchi. E aggiunge: «Non voglio fare polemiche con nessuno e mi auguro che altri si aggiungano a questo processo. Napoli viene prima e io mi auguro che attente riflessioni ci possano essere nelle prossime settimane anche da parte di altre forze politiche. Perché tutti quelli che si aggiungono lo faranno per mettersi al servizio di Napoli».

E, non a caso, Bassolino posta su Twitter quello che è il prossimo claim di questa campagna elettorale: «X Napoli». E, tornando alle polemiche nel centrosinistra: «Napoli è una città che ha avuto sin troppe divisioni ed ora è fondamentale la strada della collaborazione tra cittadini e forze diverse». Quali? «Tutte. Perché magari alle politiche si può votare in maniera diversa ma per il Comune il discorso è diverso». Perché, continua: «Ci troviamo in una situazione senza precedenti: tra un impoverimento dovuto alla pandemia e un dissesto finanziario enorme a palazzo San Giacomo».

Da oggi Bassolino è in campo con un disegno preciso: schivare le polemiche e rendersi impermeabile alle critiche che arrivano dal centrosinistra e coagulare mondi e storie diverse. A cominciare dalle istituzioni. «Tocca al sindaco tenere la collaborazione con le altre istituzioni. Con la Regione guidata da De Luca e con il governo come ho sempre fatto», conclude Bassolino.

In questo senso inizia ora anche il lavoro più politico. Non solo raggruppare le truppe e impostare la campagna sul territorio ma anche allargare lo schieramento politico. Non solo 5 o 6 liste civiche a cui si sta già lavorando ma anche stringere alleanze con i partiti. In questo senso ci sono stati colloqui con i socialisti guidati da Maraio e con Noi Campani di Mastella. «Il nome di Antonio Bassolino è un nome autorevole per la partita di Napoli», ha già detto pubblicamente il primo qualche settimana fa mentre il sindaco di Benevento non ha mancato di far arrivare i suoi personali auguri all'ex governatore non appena ha sciolto le riserve ed è entrato ufficialmente in campo.

Guardando più alla base, invece, già prima di ufficializzare la corsa, Bassolino ha fatto vari incontri. Nei mondi delle professioni e delle aziende e, soprattutto, con i sindacati. A cominciare dalla Cgil con cui c'è sempre stato un antico e strettissimo rapporto. E non a caso Federico Libertino, l'ex segretario generale di Napoli, sarà uno dei nomi di punta in una delle liste. Anche se non tutto il mondo bassoliniano è compatto. Ha fatto, ad esempio, clamore un post abbastanza scomposto di Gennaro Mola, ex assessore della Iervolino e marito di Valeria Valente, senatrice democrat che sconfisse l'ex sindaco alle primarie di 5 anni fa: «Anziani che non sanno invecchiare. Che tristezza!». E nasce così un litigio via social, molto duro, con i supporters bassoliniani. Non fa marcia indietro Mola ma, anzi, scrive un post più articolato contro Bassolino. E il duello continua. 

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