Elezioni comunali a Napoli, Boccia avverte i fedelissimi di De Luca: «Pd-M5S subito alleati»

Elezioni comunali a Napoli, Boccia avverte i fedelissimi di De Luca: «Pd-M5S subito alleati»
di Adolfo Pappalardo
Sabato 8 Maggio 2021, 12:00 - Ultimo agg. 19:51
4 Minuti di Lettura

Alla fine, il giorno dopo, è tutta una corsa a fare i pompieri. Anche se dopo ore di scosse telluriche nel centrosinistra, come accade in ogni votazione all'ombra del Vesuvio, ieri si salda e si certifica per la prima volta la coalizione di centrosinistra. O meglio nasce, per usare il ragionamento dell'ex ministro Francesco Boccia, il «laboratorio Napoli» che tiene assieme tutti. Dal Pd all'M5s sino al gruppo deluchiano. Ed è grazie ad un concatenarsi di cause che, in politica, spesso risolvono una equazione perfetta.

Nonostante ci sia stata, il giorno prima, una riunione organizzata dai deluchiani sulle comunali che ha fatto correre il rischio di far saltare il banco. Naturale se il Pd, che rimane un azionista di maggioranza non viene invitato, mentre dal fronte del governatore si verga un documento per cercare una fuga in avanti. Come? Indicando, senza tanti giri di parole, Gaetano Manfredi come candidato ed evitare altri nomi. Come il grillino Roberto Fico.

Anche se non va per il verso giusto la manovra: alla fine il documento pro-Manfredi che doveva fare pressing su di lui e sui vertici nazionali viene edulcorato. Sembra il classico gioco dell'oca democrat. Tra gli appelli ad evitare le fughe in avanti del mattino e l'ex ministro Boccia che, come responsabile degli Enti locali, in serata chiude la vicenda usando il documento politico del segretario Sarracino che tutti i partiti della coalizione, deluchiani compreso, hanno firmato. Ed infatti certifica: «Nel documento unitario percepiamo in maniera costruttiva l'impegno di queste ore delle liste civiche, dei movimenti e dei partiti, al lavoro per costruire la coalizione ampia a Napoli tra centrosinistra e M5S». 

Eppure in mattinata si partiva in salita. A cominciare dal ministro Luigi Di Maio. «A Napoli le forze politiche stanno dialogando ma chiedo di fare presto. Fico ha tutta la mia stima ma le sue decisioni le prenderà, non tiriamolo per la giacca», dice da Roma.

Mentre da Napoli ecco gli appelli ad evitare fughe in avanti. «La ricerca spasmodica del candidato sindaco, le forzature di queste ultime ore, possono nuocere al progetto di rinnovamento della città», afferma il senatore del gruppo misto Sandro Ruotolo. Stesso ragionamento che fanno i grillini. «Chi si rende protagonista di fughe in avanti - sottolinea Alessandro Amitrano, in qualità di rappresentante della delegazione M5S al tavolo di centrosinistra - dimostra di voler percorrere altre strade e, comunque, di voler seguire una direzione diversa». È uno stop, inutile girarci attorno, ai deluchiani che hanno tentato il blitz il giorno prima. Lo dice anche Francesco Dinacci, coordinatore napoletano di Articolo Uno: «Le fughe in avanti di qualcuno al tavolo di coalizione non aiutano e appaiono irresponsabili». 

Video

Poi Francesco Boccia in un colpo solo smorza le polemiche e certifica qualcosa che sinora molti bollavano come pura teoria: la coalizione larga. Dal Pd ai grillini compreso il fronte deluchiano. «Nel documento unitario percepiamo in maniera costruttiva l'impegno di queste ore delle liste civiche, dei movimenti e dei partiti, al lavoro per costruire la coalizione ampia a Napoli tra centrosinistra e M5S. Il Pd nazionale - spiega Boccia - segue con grande attenzione tutto, con la convinzione che Pd e M5s a Napoli saranno uniti sin dal primo turno e che condividono la necessità di costruire prospettive di una politica comune per la città. Il segretario metropolitano Marco Sarracino ha il totale sostegno della segreteria nazionale e nei prossimi giorni so che sarà convocato a Napoli il tavolo per ulteriori passaggi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA