Elezioni comunali a Napoli, M5S dice sì al patto con il Pd: al via le consultazioni

Elezioni comunali a Napoli, M5S dice sì al patto con il Pd: al via le consultazioni
di Luigi Roano
Venerdì 30 Aprile 2021, 10:00
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«Una nuova speranza per Napoli» questo il titolo del documento presentato dal segretario metropolitano del Pd Marco Sarracino al tavolo del centrosinistra con i 5S. Il famoso «preambolo» invocato da Fulvio Bonavitacola, braccio destro del governatore Vincenzo De Luca. Un atto che i partecipanti al tavolo possono emendare - hanno qualche giorno di tempo - per poi sottoscriverlo dopo un'altra discussione. Da questo documento scaturirà «il perimetro della coalizione» e solo chi lo sottoscriverà - questa la cifra politica della giornata - potrà poi sedersi di nuovo e partecipare alla discussione sulla scelta del candidato sindaco. In campo ci sono - per ora - Gaetano Manfredi, Roberto Fico e Vincenzo Amendola. La mossa della sottoscrizione - nella sostanza - serve per stanare il M5S, il grande punto interrogativo della coalizione legato al rapporto dei grillini con De Luca. E forse non è un caso che ieri al tavolo si sono presentati in tre: Valeria Ciarambino la capogruppo in Regione, il senatore Vincenzo Presutto e la deputata Gilda Sportiello in quota Fico. La sensazione è che per il nome del candidato bisognerà aspettare ancora. Con due certezze, non ci saranno primarie. Al riguardo Bonavitacola è chiaro: «Evitiamo una competizione che è oggettivamente divisiva». E che con Roma che schiera la Raggi a prescindere, per Fico a Napoli è un pochino più in salita la scalata alla nomination a candidato rispetto a Manfredi. Giuseppe Conte - nuovo capo in pectore dei grillini - sintetizza così: «I tempi non sono maturi per una alleanza a tutto tondo, ma alla nostra intelligenza, di M5s e Pd, sarà rimessa la possibilità di coordinare gli sforzi per offrire a tutte le città buone amministrazioni, perché i cittadini chiedono questo». 

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Quali sono i punti qualificanti del documento? Un paio di paginette in attesa di essere emendato lo rendono per forza di cose «aperto» però il lavoro di Sarracino si vede che è stato fatto in profondità. I punti cruciali sono tre: il rapporto con la Regione il vero spauracchio che alimenta le polemiche tra De Luca e i grillini, il giudizio negativo sulla gestione de Magistris ma non una preclusione netta, almeno questo si legge nel documento. E sotto il profilo programmatico il pressing sul Governo perché aiuti i Comuni in difficoltà finanziaria e Napoli è il primo. Al riguardo Sarracino ammonisce: «Sarà fondamentale rafforzare una proficua collaborazione con la Regione per le grandi opportunità che può introdurre per Napoli e la sua area metropolitana: Napoli non rinasce senza il ruolo centrale della Regione». Quindi il manifesto politico: «Le nostre forze individueranno una figura di alto profilo che sarà in grado di scrivere una nuova storia per Napoli, capace innanzitutto di favorire il dialogo tra le istituzioni». Dalla Regione trapela un sì di massima al preambolo. Un documento però da integrare con proposte da far pervenire a strettissimo giro. Piace all'ente di Santa Lucia l'idea della «sottoscrizione» del documento con un gruppo ristretto guidato da Sarracino che dovrà svolgere le consultazioni per individuare il candidato sindaco. Lo stesso Sarracino si dice «estremamente soddisfatto dell'esito dell'incontro tra le forze politiche che hanno deciso di lavorare con il Pd. Queste elezioni saranno le più importanti degli ultimi trent'anni e la coalizione che si è riunita oggi rappresenta l'unico argine alla destra di Salvini che non ha mai lavorato per gli interessi di Napoli e del Mezzogiorno». David Lebro de La Città spiega: «Bene la presentazione di un preambolo politico di Sarracino sull'identità della coalizione e le priorità programmatiche.

Dopo la stesura finale del documento bisognerà avviare, solo con le forze firmatarie del documento, una consultazione che porterà alla scelta del candidato sindaco». E veniamo al M5S con Presutto: «Le prossime elezioni dovranno rappresentare la svolta per la città, Napoli non ha bisogno di un uomo solo al comando, ma di una giunta politica, guidata da un sindaco competente ed esperto. Il documento che abbiamo presentato è un primo passo verso questa svolta». 

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