Napoli, ecco i candidati fantasma al Comune e alle municipalità: quasi mille “riempilista” con zero voti

Napoli, ecco i candidati fantasma al Comune e alle municipalità: quasi mille “riempilista” con zero voti
di Dario De Martino
Venerdì 8 Ottobre 2021, 23:45 - Ultimo agg. 10 Ottobre, 09:47
5 Minuti di Lettura

«Non tiene neanche il voto di sua madre». È una frase che si sente dire spesso negli ambienti politici per sottolineare la scarsa capacità elettorale di un candidato. Eppure ci sono volte in cui il paradosso diventa realtà. Anzi, anche peggio. Perchè ci sono casi in cui i candidati non hanno neanche il loro voto. E non sono pochi. Tra consiglio comunale e le dieci Municipalità sono quasi mille quelli che non hanno conquistato nemmeno una preferenza. Un numero incredibile, fatto soprattutto di “riempilista”, ovvero persone senza alcuna velleità politica aggiunte agli elenchi soltanto per raggiungere il numero minimo necessario alla presentazione del simbolo. Storture di una legge elettorale che non prevede alcuno sbarramento per le liste inserite nelle coalizioni per l’ingresso in consiglio comunale. 


Succede così che in molti preferiscono presentare il loro simbolo piuttosto che accorparsi, presentando liste in cui solo pochi candidati hanno reali aspirazioni ad entrare in aula. La coalizione vincente di Gaetano Manfredi è arrivata addirittura a 13 liste che sommate a tutte le altre hanno trasformato la scheda elettorale in un lenzuolo.

I candidati al consiglio comunale addirittura 1.203. E pensare che quattro liste sono state ricusate. Pur in presenza di questo meccanismo, però, pare strano che un candidato, anche con pochissime possibilità di entrare in aula, non chieda nemmeno ai familiari più stretti di votarlo. E non solo. Ancora più assurdo il fatto che un candidato non si prenda la briga nemmeno di votarsi da solo. In alcuni casi si tratta di persone non residenti nel Comune di Napoli e quindi impossibilitate ad autovotarsi. Ma tanti sono napoletani che evidentemente non sono andati alle urne, oppure hanno commesso qualche errore nel compilare la scheda e si sono visti annullare l’unica scheda con il loro nome. Il fenomeno dei candidati senza voto è diffuso in tutta la città e in tutti gli schieramenti. Ma sia nell’analisi territoriale, che in quella dei partiti, ci sono alcune differenze. Guardando al voto per le Municipalità, ad esempio, si nota come i candidati fantasma siano molto più diffusi nelle Municipalità di periferia che in quelle del centro città. 

LEGGI ANCHE Gaetano Manfredi sindaco di Napoli: «Mai più casi Whirlpool, difenderemo i siti industriali»

La circoscrizione in cui si sono registrati più candidati senza voti è la nona, quella composta dai quartieri di Soccavo e Pianura. Qui sono stati ben 122 i nomi senza preferenze. Di poco dietro l’ottava Municipalità (Scampia, Piscinola, Marianella, Chiaiano) con 106 “fantasmi”. Chiude il podio la settima Municipalità (Miano, Secondigliano, San Pietro) con 98 candidati senza voti. La Municipalità in cui il fenomeno si registra con minor incidenza è quella collinare. Tra Vomero e Arenella sono “solo” 32 i casi di candidati senza nessun voto. Bene anche Stella - San Carlo all’Arena (terza Municipalità) che prende la medaglia d’argento con 57 persone a zero voti. In tutti gli altri parlamentini la forbice va dai 70 ai 90 candidati che non hanno riportato preferenze. Quanto alle liste, la maglia nera per il movimento con più candidati senza voti spetta al Partito liberale europeo, lista a sostegno del candidato sindaco Catello Maresca, che ha contato ben 19 “fantasmi”. Sul podio il partito Gay Lgbt+ che ha sostenuto Bassolino (ben 14 candidati senza alcun voto) e il partito no green pass “3V libertà e verità” con 12 candidati che non sono neanche andati a votarsi da soli. Ma anche nelle liste che hanno ottenuto buoni consensi, eleggendo anche alcuni consiglieri comunali, si trovano candidati fantasma. 

Video



Nella coalizione vincente, quella di Manfredi, ci sono due candidati a zero voti nella lista dei Moderati e uno a testa per Adesso Napoli, Noi campani per la città, Azzurri per Napoli e Per. Nel centrodestra sia Napoli capitale che Orgoglio napoletano hanno candidato cinque persone che evidentemente non sono andate alle urne. Due candidati a zero voti per Cambiamo e Noi con l’Italia, solo uno per Essere Napoli. Oltre ai 14 nella lista Gay Lgbt, nella coalizione di Bassolino si trovano candidati senza voti anche nella lista di Azione (sei), nella lista Con Napoli (quattro) e uno solo in quella Napoli è Napoli. Sei i candidati a zero voti nella coalizione di Alessandra Clemente: tre in Napoli 2030, due in Potere al Popolo e uno solo nella lista Clemente sindaco. Anche il Movimento Equità territoriale, che ha candidato Rossella Solombrino a sindaco, si è ritrovato con otto candidati senza preferenze. Allargando, infine, lo sguardo anche a chi ha preso pochissimi voti, i numeri tra i candidati in consiglio comunale diventano impressionanti: sono addirittura 321 i candidati che non hanno raggiunto le due cifre di preferenze, arrivando al massimo a 9 voti. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA