Napoli, asse Bassolino-Maresca:
«Nessun rinvio, andiamo a votare»

Napoli, asse Bassolino-Maresca: «Nessun rinvio, andiamo a votare»
di Luigi Roano
Giovedì 11 Febbraio 2021, 09:51
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Al momento in campo, concretamente, ci sono solo due candidati a sindaco di Napoli: il pm Catello Maresca in quota centrodestra, ma senza bandiere di partito; e Antonio Bassolino nel centrosinistra anche lui senza bandiere di partito, quello che ha fondato, il Pd, che gli fa solo dispetti. Come quello di opzionare un rinvio del voto a settembre. Perché c'è la pandemia e ha raccomandato prudenza anche Mattarella. Ma forte è il sospetto che il rinvio possa essere un calcolo politico per frenare sia Bassolino che Maresca. I dem a oggi non hanno ancora una coalizione dal perimetro certo e non hanno un nome su cui puntare. La crisi del Governo e la caduta di Conte hanno scombussolato piani e alleanze. Così, tra Bassolino e Maresca si è formato una specie di asse virtuale su cui viaggia questo messaggio: «Bisogna votare subito». Cioè alla scadenza naturale del mandato di Luigi de Magistris tra maggio e giugno.


LE MOSSE
Bassolino è sostanzialmente in campo, chi gli è vicino sostiene che «non ha sciolto ancora il nodo della candidatura» ma il dato è tratto. E a proposito di data del voto la posizione che filtra è questa: «L'11 aprile si vota in Calabria - alle regionali dove partecipa anche de Magistris - il 31 marzo alle suppletive del Senato a Siena perché si dovrebbero rinviare solo le Comunali?». Tant'è, Bassolino a Fanpage rilascia una videointervista in cui parla da candidato. «Voglio dare una mano alla nostra città e la darò in ogni caso, in che forma vedremo, dipende anche dai cittadini, dare una mano a Napoli è un dovere civile» racconta davanti alle telecamere. «Dobbiamo salvare Napoli come dobbiamo salvare il Paese. Bisogna dare una prospettiva alla città. Che è ferita sotto il profilo fisico: Napoli è piena di transenne. Bisogna ripristinare il progetto Sirena per risanare gli edifici e perché è un volano per i posti di lavoro. Dobbiamo tornare a combattere il nonsipuotismo». Insomma, Bassolino c'è e la sensazione è che il treno sia partito e almeno al primo turno Bassolino è intenzionato a candidarsi in prima persona.

La tenacia con la quale si sta muovendo l'ex sindaco ha fatto smuovere anche lo storico amico e consulente politico oltre che politologo e giornalista Claudio Velardi che su fb fa un elogio come ai vecchi tempi: «Io non so - sottolineo non so, sono incerto e combattuto - se è giusto che Bassolino si ricandidi a sindaco di Napoli. In linea di principio mi piacerebbe un sindaco giovane, non che pensi di ripristinare qualcosa. Però non riesco a vedere al momento figure in grado di portare avanti questa missione». Quindi l'elogio e l'attacco durissimo al Pd: «Mi colpiscono invece la composta serietà, la straordinaria dignità, la passione civile che Bassolino esprime in generale, nella paziente e tenace tessitura della sua nuova avventura. Comunque vada a finire, Antonio è un grande, tutti dovrebbero riconoscerlo. A maggior ragione visto che dal partito che ha cofondato spiccicano nei suoi confronti solo parole gonfie di ipocrisia e risentimento. Nani che non sono altro».


IL PM
Sul fronte di Maresca gonfiano il petto perché sentono che la partita è tutta da giocare. «Le speranze della coalizione civica che sostiene il magistrato - questo il ragionamento - è di andare al voto quanto prima nella finestra che va dal 15 maggio al 15 giugno». Per la squadra di Maresca «Napoli ha bisogno di essere governata perché in questo momento il sindaco è candidato in Calabria e la giunta comunale si è sempre saldata attorno a quella figura carismatica». C'è spazio anche per una considerazione più politica, il ragionamento è un sillogismo: «È il momento buono per osare, il vento di Draghi al governo, un tecnico, certamente aiuta chi come Maresca proviene da quel mondo e fa leva sul civismo». Ne è convinto anche il deputato di Forza Italia Paolo Russo fra i primissimi a schierarsi perché gli azzurri puntassero sul civismo. «Se non ci sono prescrizioni causa pandemia si deve andare al voto quanto prima, Napoli è una città abbandonata, c'è bisogno di un governo, il Pd non faccia calcoli politici per interessi particolari: si vada al voto».

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