Comunali a Napoli: «Il voto forse a settembre», partiti in ritardo sulle liste

Comunali a Napoli: «Il voto forse a settembre», partiti in ritardo sulle liste
di Valerio Esca
Domenica 18 Luglio 2021, 10:10 - Ultimo agg. 19 Luglio, 08:05
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La data per il voto delle amministrative resta un rebus. C'è chi spinge per votare a settembre, chi invece ad ottobre, comunque nella finestra fissata dal Consiglio dei ministri di inizio marzo (15 settembre-15 ottobre), quando fu approvato il decreto-legge per il differimento delle consultazioni elettorali, vista l'emergenza Covid. E proprio a causa del rischio di altre ondate pandemiche in autunno, si sta ragionando sull'ipotesi di anticipare il voto a settembre. L'incognita della data, che sarà la stessa in tutto il Paese e non solo a Napoli, sta mettendo in crisi i partiti, sia quelli strutturati, sia quelli con meno esperienze elettorali. Per non parlare delle centinaia di liste civiche che proliferano ad ogni tornata.

La data più accreditata per l'apertura delle urne resta quella di domenica 10 ottobre, con ballottaggio, che a Napoli è molto probabile, il 24 dello stesso mese. Pare che alcuni dirigenti di partito nelle ultime ore abbiano avuto rassicurazioni dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese rispetto al voto il 10 ottobre.

Ma resta folta la pattuglia di chi, a causa del Covid, vorrebbe anticipare le votazioni al 26 settembre, o al massimo al 3 ottobre. Nei partiti è scattata quindi la corsa contro il tempo per le candidature da presentare entro i termini stabiliti dalla legge. Basti pensare all'esercito di aspiranti consiglieri comunali e municipali: ogni lista è composta da 40 candidati al Comune e 30 in ogni Municipalità, che sono dieci. Ciò vuol dire che ogni lista dovrà essere composta da 340 candidati tra Municipio e parlamentini e prima ancora si devono raccogliere le firme e le documentazioni, per esempio il casellario giudiziale (introdotto con le ultime regionali). Le liste vanno presentate 30 giorni prima del voto. Se si dovesse votare il 26 settembre, verrebbero presentate intorno al 26 agosto, con le elezioni fissate il 3 ottobre, le liste vanno presentate intorno al 3 settembre, e se si votasse il 10 ottobre, andranno presentate il 10 settembre circa. In sostanza votare il 26 settembre vuol dire presentarle a ridosso di ferragosto, una difficoltà non certo di poco conto.

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Ovviamente bisognerà essere pronti a qualsiasi evenienza e i partiti si stanno attrezzando. Dal quartier generale di Fi a Napoli spiegano: «È diventato complicatissimo presentare le candidature. Con il casellario da presentare per ogni aspirante consigliere, anche alle Municipalità, bisogna muoversi con largo anticipo. Se si dovessero poi presentare le liste ad agosto sarebbe una bagarre». Anche il Pd fa sapere di aver messo il piede sull'acceleratore: «Stiamo lavorando - fanno sapere da via Santa Brigida - per chiudere le liste, comprese le Municipalità, entro fine luglio». Intanto è stato anche prodotto un documento da Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione comunista-Sinistra europea e Raffaele Tecce, responsabile nazionale Enti Locali del partito. «Sta circolando sempre di più l'ipotesi di anticipare la data delle elezioni comunali, legata alla preoccupazione del ministro della Salute Speranza e del suo staff tecnico di una nuova ondata di contagi dopo la metà di ottobre. Non ci sembra che la soluzione sia quella di fare la campagna elettorale in costume da bagno ma di correggere l'impostazione del governo con misure razionali, messaggi meno propagandistici e un'intensificazione della campagna vaccinale. Come partito della Rifondazione comunistaSinistra europea, pur consapevoli dei seri problemi sanitari, proponiamo, pertanto, di fissare le elezioni comunali il 10 e 11 ottobre per consentire un corretto svolgimento della campagna elettorale e favorire la partecipazione delle cittadine e dei cittadini».
 

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