Elezioni a Napoli, Rossella Solombrino e la disoccupazione: «Dati allarmanti, con gli altri candidati si continuerà ad amministrare la miseria»

Elezioni a Napoli, Rossella Solombrino e la disoccupazione: «Dati allarmanti, con gli altri candidati si continuerà ad amministrare la miseria»
Lunedì 13 Settembre 2021, 17:57
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«Sono allarmanti i dati sui livelli di occupazione registrati a Napoli nel mese di giugno: secondo Bankitalia infatti un bambino su 4 ha i genitori disoccupati. Questo vuol dire che su una media nazionale di disoccupazione pari all’11%, Napoli da sola raggiunge quasi il 32%. E mentre continua un’ingiusta ripartizione dei Fondi che, ad oggi, continueranno ad abbeverare la vacca grassa del nord che invece a sua volta gode di livelli occupazionali simili alla Svezia e ai paesi nordici, i candidati a sindaco continuano la loro opera di illusione omettendo di dire ai napoletani che tra proposte farlocche, come i centri di impiego privati e verità nascoste, come i 90 miliardi in meno del Pnrr, una volta a palazzo San Giacomo per risolvere il problema disoccupazione amministreranno la miseria e non la ricchezza».

Così, in una nota, il candidato sindaco di Napoli per il Movimento 24 Agosto per l'Equità Territoriale Rossella Solombrino.

«Come ripartire? In primis ottenere i fondi dovuti per le infrastrutture e non essere oggetto del solito gioco delle tre carte dei governi a trazione nordista.

In secondo luogo  - ha aggiunto - attraverso la realizzazione di progetti capaci di attrarre capitali e per i quali bisognerà condurre una decisa battaglia per ottenere la giusta quota dei fondi concessi dall’Europa proprio sulla base dei dati (dis)occupazionali».  

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«Ad oggi a Napoli i 4,6 MLD di fondi europei impiegati, hanno portato a termine solo il 5% dei progetti finanziati. La nostra proposta per trasformare quel 5% in almeno l’80% si fonda su basi concrete ed immediatamente attuabili, attraverso la formazione del personale esistente e delle nuove figure da inserire, direttamente presso il Parlamento Europeo. Collaborando poi con le diverse eccellenze partenopee – ha spiegato la candidata -  sarà fondamentale redigere progetti capaci di attrarre risorse da investire nel Polo Industriale di San Giovanni a Teduccio, in modo da rinnovarne e potenziarne l’attrattività e completando a 360 gradi l’offerta che la Silicon Valley Napoletana può mettere in vetrina. E non solo. Per rilanciare il turismo in città, va creato un sistema integrato città/regione volto a sviluppare il brand Napoli in tutti gli ambiti e in tutti gli scenari: cultura, agroalimentare, alberghiero, museale, musicale e sportivo attraverso la creazione di una filiera turistico-cooperativa, migliorando anche il sistema di promozione online avanzato che sia in grado di raddoppiare l’indotto». 

«Un altro step sarà quello di promuovere, incentivare ed incrementare una rete imprenditoriale meridionale del territorio, che grazie al Movimento 24 Agosto Equità Territoriale ha già visto la luce e per la quale a Napoli è possibile creare solide basi per un successo clamoroso. Continueremo a lottare per il giusto riparto dei fondi del Pnrr attraverso il monitoraggio delle “manovre evasive” italiane, affinché  i fondi attualmente distratti dal Sud (circa 90 mld), siano effettivamente utilizzati lì dove viene richiesto dall’Europa, ovvero a Napoli e in tutto il Mezzogiorno (il tasso di disoccupazione era infatti tra i parametri per la determinazione delle risorse del PNRR). A tal proposito posso liberamente affermare di essere l’unico candidato sindaco che realmente si sta battendo per i napoletani avendo firmato, discusso e continuamente portato all’attenzione degli organi competenti la petizione promossa in Commissione Europea dal nostro Europarlamentare Piernicola Pedicini. Gli altri candidati – ha ribadito la Solombrino -  purtroppo per loro, non godono di una simile “libertà politica” essendo di fatto appoggiati da chi ha decretato il furto».

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Infine: «Andrà monitorata la proposta di legge per il potenziamento dei centri per l’impiego privati, che potrebbe avere la tragica conseguenza di portare tanti Napoletani a lavorare in altre regioni ed in altri territori di fatto arricchendoli e decretando la depauperazione della forza lavoro a Napoli ed in Campania. Noi vogliamo regolarizzare e monitorare il lavoro nella città metropolitana di Napoli. Questi i punti programmatici che mi differenziano da chi sbandiera proposte inconcludenti e irricevibili perché non corredate e completate dai dati ma soprattutto perché palesemente contrastanti con le politiche delle segreterie di partito. Per la rinascita di Napoli – ha poi concluso - noi guardiamo alla realtà dei fatti per determinarne cause e soluzioni, gli altri, invece, guardano al tornaconto “politico” del partito che li ha candidati».

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