Elezioni a Lacco Ameno, ira Pascale:
«Pareggio? Avevo vinto io»

Elezioni a Lacco Ameno, ira Pascale: «Pareggio? Avevo vinto io»
di Massimo Zivelli
Giovedì 24 Settembre 2020, 09:35
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Denunce penali, ricorsi, accuse al vetriolo. È in questo clima incandescente che fra due domeniche gli elettori di Lacco Ameno torneranno alle urne per un ballottaggio fra candidati sindaci che di norma non è possibile in un comune al di sotto dei 15mila abitanti, come quello isolano, e che invece si farà perché i contendenti (primo caso in Italia) sono finiti appaiati a quota 1541 voti. Lo straordinario ritorno alle urne servirà a questo punto a stabilire chi, fra il senatore di Forza Italia Domenico De Siano e l'uscente Giacomo Pascale, alla fine la spunterà. Ma il nuovo appuntamento con le urne non basterà a sgomberare il campo per la normale attività aministrativa del piccolo comune isolano, poiché appare già chiaro che per i prossimi mesi Lacco Ameno rimarrà letteralmente ostaggio dei tanti ricorsi, delle denunce penali e dei veleni che testimoniano gli strascichi della drammatica giornata vissuta lunedì, ricca di troppi colpi di scena e (si sospetta) anche di colpi di mano non propriamente legittimi. I due contendenti anche in queste ore non risparmiano attacchi di ogni genere. «Stavo indossando in Municipio la fascia tricolore quando improvvisamente un funzionario comunale mi ha avvisato che il risultato non era più quello che era stato annunciato, con la mia vittoria anche se di pochi voti, ma di perfetta parità fra me e il mio sfidante. Dopo il primo stupore, ho realizzato purtroppo che era stata portata a termine una operazione truffaldina ai miei danni» afferma senza remore Giacomo Pascale, tornato a casa nella tarda mattinata di ieri dopo aver passato la notte all'ospedale Rizzoli, dove era stato accompagnato dopo essersi sentito male in quelle ore convulse.

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LA PROTESTA
Saputo del colpo di scena, dunque, Pascale lunedì pomeriggio è tornato ai seggi per protestare contro quello che continua a bollare come «un colossale e scandaloso broglio elettorale». «Ho chiesto - dice - l'intervento della prefettura e delle forze dell'ordine perchè qualcosa di poco pulito sono sicuro che nel frattempo era stato stato fatto con la complicità del presidente della prima sezione, che lavora come dipendente del mio avversario». Vittima di una incredibile rimonta elettorale, Pascale dunque resta convinto che l'altro giorno il suo avversario sia ricorso a stratagemmi per niente legali pur di annacquare il risultato finale che lo vedeva sconfitto anche se per un pugno di voti. Accuse alle quali ha ribattuto nel pomeriggio di ieri Domenico De Siano. «A giudizio di qualcuno - dice De Siano, senatore e coordinatore regionale di Forza Italia - passeremmo alla storia per questo ballottaggio. Io invece sostengo che alla storia ci passeremo per aver visto calpestate tutte le regole possibili. Abbiamo combattuto contro un nemico istituzionale ma sono sicuro che fra due domeniche, quando sarà finito il tempo dei giochetti, allora il popolo di Lacco Ameno, quello orgoglioso delle sue origini e della sua storia saprà renderci merito e giustizia. Da parte dei nostri avversari - accusa - abbiamo assistito a scene e a atteggiamenti fuori da ogni regola civile. Trovo assurdo, per non dire altro, che un candidato festeggi la presunta vittoria, così come ha fatto il mio avversario, senza attendere neanche la proclamazione. È sotto gli occhi di tutti che i problemi siano nati nelle sezioni 3 e 4 non già nella prima. Il voto della sezione 1 non ha dato nessun problema, i presidenti di seggiodenunciati sono quelli che tifano per i miei avversari».

LE RUGGINI
Denunce di brogli incrociate dunque e ricorsi e richieste di riconteggio dei voti terranno dunque banco ancora per molto tempo. Certo è che De Siano si sentiva la vittoria ampiamente in tasca nella sua Lacco Ameno e invece il suo ex delfino (poi ripudiato) Pascale gli ha rovinato la festa, «vendicandosi» del fatto di essere stato sfiduciato da sindaco proprio per volontà di De Siano. E dal letto di casa, dove i medici gli hanno consigliato di restare a riposo almeno per qualche giorno ancora, Giacomo il barone rinnova la sua sfida e si dice pronto a vincere il ballottaggio.

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