Meloni a Bagnoli: «Le parole della von der Leyen? Consiglio prudenza a Bruxelles»

Meloni a Bagnoli: «Le parole della von der Leyen? Consiglio prudenza a Bruxelles»
di Emiliano Caliendo
Venerdì 23 Settembre 2022, 17:38 - Ultimo agg. 24 Settembre, 11:47
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Prima di arringare la folla presente con il comizio sul palco dell'Arenile di Bagnoli - allestito per l’occasione all’interno di uno dei più noti locali della movida flegrea -, la presidente di FdI Giorgia Meloni ha risposto a qualche domanda dei giornalisti presenti.

«Mi pare che von der Leyen abbia già mandato una nota per correggere l'interpretazione che è stata data dalla stampa italiana secondo la quale quelle parole sarebbero state un'ingerenza sulle elezioni italiane. Sarebbe stata una cosa, francamente, fuori misura rispetto al ruolo della Commissione», ha replicato impettita a chi le ha chiesto se ritenesse fuori luogo le dichiarazioni di ieri della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. «Rispetto - insiste Meloni - alle dichiarazioni che ho sentito fare ad alcuni Commissari in questa campagna elettorale, penso che quando si entra a gamba tesa in una democrazia di uno Stato membro, in realtà si fa qualcosa che nuoce alla credibilità della Commissione».

«Perché - rimarca la leader FdI - una cosa sono i partiti politici, il Parlamento, il ruolo politico, ma i Commissari è come se fossero i ministri di tutta la Commissione europea.

Quindi – è il monito indirizzato a Bruxelles - consiglio prudenza, se si crede nella credibilità dei Commissari europei e della Commissione».

Interpellata su quanto affermato da Silvio Berlusconi ieri nel corso di Porta a Porta – secondo cui «Putin avrebbe voluto instaurare un governo di persone perbene a Kiev» – Giorgia, così come viene chiamata dai suoi militanti, non si scompone. «Putin è il presidente russo che ha fatto una cosa inaccettabile per me. Questo c'è scritto sul programma del centrodestra, mi pare che Berlusconi abbia anch'egli spiegato che le parole che aveva espresso erano non un'interpretazione del suo pensiero ma un'interpretazione del pensiero di altri. Non capisco perché continuiate a farmi una domanda sulla quale sono stata molto chiara». 

«Cerchiamo di capire dove stanno davvero i problemi. Il centrodestra ha votato sempre compatto sull'Ucraina, anche sull'ingresso della Finlandia nella Nato, chi non ha votato l'ingresso della Finlandia nella Nato è stato Fratoianni, alleato del Pd. I problemi ce li hanno altri» ha concluso sull’argomento guerra in Ucraina.

Meloni ribadisce poi la sua visione del Mezzogiorno, da valorizzare soprattutto come hub energetico: «Il Sud per me è una grande occasione di sviluppo per questa nazione. Credo che sia mancata in questi anni soprattutto una visione industriale che coinvolga il Sud su settori non adeguatamente valorizzati, penso al tema dell'economia del mare e penso all'energia. Nel dramma della situazione attuale noi abbiamo una grande occasione soprattutto per il Sud: i gasdotti dal Nord Africa e dal Mediterraneo occidentale arrivano qui al Sud. Qui non mancano sole, mare e vento, con un po' di soldi e un po' di intelligenza noi possiamo fare del Sud l'hub di approvvigionamento».

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Infine, la chiosa sul Reddito di Cittadinanza: «Reddito cittadinanza? Io ho il progetto di separare un'assistenza necessaria, per chi non può lavorare anche migliore di quella che è stata fatta finora; per chi può lavorare la grande sfida è la libertà del lavoro. Non si combatte la povertà tenendo persone povere in quella condizione, si combatte la povertà facendo in modo che le persone povere possano diventare benestanti o ricche e questo si fa solo con il lavoro. Non si deve avere paura se si vota FdI perché non abbiamo mai lasciato indietro nessuno». Dopo aver risposto ai cronisti e, alla fine del suo discorso, aver ricevuto l’ovazione dei giovani di Gioventù Nazionale (il movimento giovanile dei fratellini d'Italia), dirigenti e simpatizzanti presenti, Meloni si è congedata dalla piazza con un «viva Napoli» sulle note di «Il cielo è sempre più blu» di Rino Gaetano.

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