Sarà una non campagna. O un non duello se volete. Difficile, difficilissimo uno scontro altrimenti sarebbe stato innescato subito. Già. Perché la notte di Ferragosto quando nella direzione Pd sono state ufficializzate le candidature, in Campania è corso un brivido lungo la schiena a qualche dirigente dem. Per il nome del capolista nel proporzionale di Campania 1 fortemente voluto dal segretario Enrico Letta: il ministro della Salute Roberto Speranza, leader di Articolo uno. Non per il curriculum o lo spessore politico dell’ex segretario regionale Pd della Basilicata quanto per il fatto che il ministro è praticamente da sempre bersaglio del governatore Vincenzo De Luca. E ora?
Il tema, o il paradosso che i due si ritrovino ora fianco a fianco per il voto del 25 settembre, ha agitato le chat e i chiacchiericci democrat ma nelle ultime ore ha perso un po’ del suo vigore.
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Anche perché è molto più probabile che il governatore si dedichi ai territori dove in prima fila ci sono i suoi in campo. È il caso di Salerno dove nel collegio cittadino si candida il suo vice Fulvio Bonavitacola e in quello del Cilento c’è un altro fedelissimo come il consigliere regionale Luca Cascone. A Salerno, capolista nel proporzionale c’è suo figlio Piero De Luca, vice capogruppo dei deputati Pd. Possibili iniziative anche se dicono a palazzo Santa Lucia l’intenzione è di non mettere in ombra De Luca jr. Stesso schema anche in Irpinia dove il consigliere regionale Maurizio Petracca se la gioca nel collegio uninominale della provincia di Avellino. E una sortita di De Luca ci sarà, c’è da scommetterci. Ma finirà qui, in queste due province, l’impegno di De Luca. E anche dall’altra parte, da parte del ministro Speranza, il fattore De Luca non viene visto come un problema. Non se ne fa un cruccio il ministro. D’altronde, fanno notare i suoi sempre riferendosi a De Luca come Speranza «non ha mai risposto alle polemiche in questi mesi, figuriamoci se lo farà ora che c’è da lavorare per una campagna elettorale non facile per il centrosinistra». E già questo fine settimana il ministro sarà a Napoli con il suo staff proprio per approntare la campagna che inizierà dalla prossima settimana con una presenza stabile o quasi a Napoli e nei 16 comuni del Campania 1. E veleni e polemiche di appena qualche settimana fa saranno belle che archiviate. Da entrambe le parti.