Pd Campania, corsa al listino blindato: da Amendola a Valente, la carica degli uscenti

Pd Campania, corsa al listino blindato: da Amendola a Valente, la carica degli uscenti
di Adolfo Pappalardo
Martedì 26 Luglio 2022, 23:56 - Ultimo agg. 27 Luglio, 18:31
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Si è dato tempi strettissimi il Pd per le candidature: entro lunedì a Roma le segreterie regionali dovranno far pervenire i nomi da inserire in liste e collegi. Schema che verrà approvato a maggioranza assoluta nella direzione nazionale che si terrà intorno al 10 agosto, più di una settimana prima della presentazione ufficiale. Tempi che i vertici democrat di sono presi per far quadrare tutto. Comunque sia si tratta di mettere in piedi una campagna a rotta di collo in cui, nomi e destini personali a parte, ancora non è chiaro il perimetro della coalizione. E non caso bisogna capire ancora cosa faranno e se saranno nello schieramento di centrosinistra i piccoli partiti. Da Azione, passando per i centristi di Clemente Mastella sino al nuovo partito di Luigi Di Maio mentre nelle liste democrat saranno ospitati esponenti del psi, Demos, e Articolo Uno. E, ancora, la lista unitaria Sinistra italiana ed Europa verde è indecisa tra il gruppo democrat e l’M5s. 

Mentre in questo lasso di tempo, brevissimo, è chiaro che non ci sarà molto tempo per mercanteggiare posizioni usando il bilancino di correnti e spifferi democrat. Una vera novità per il partito di Enrico Letta abituato, da sempre, a inanellarsi in scontri tra le varie fazioni che aumentano alla vigilia del voto delle politiche.

No stavolta. Purtroppo o per fortuna non sarà così anche per le regole stringenti: stop alla corsa per chi ha svolto tre mandati consecutivi (tranne ministri uscenti e segretari o ex segretari nazionali), per sindaci oltre i 20mila abitanti e consiglieri regionali (a meno che non si tratti dell’ultimo anno di legislatura). Da decidere su eventuali deroghe mentre ci sarebbe l’intenzione da parte del partito metropolitano di Napoli di chiedere le deroghe per i consiglieri regionali. Ma sarà sempre Roma a decidere. 

Il problema è tentare di entrare nei listini perché la partita nei collegi appare complicatissima ed a rischio sconfitta. Lo sanno bene gli aspiranti parlamentari che giocheranno a defilarsi dagli scontri diretti. Anche se, ieri mattina, Enrico letta è stato chiaro in direzione facendo un invito: «È la volta buona che i dirigenti di questo partito si mettano in gioco». Un modo per far capire come, a questo giro, non ci sono rendite di posizione da tutelare. Sarà ma a Napoli tutti sanno come gli eletti tra Camera e Senato non saranno mai più di cinque o sei. Colpa del taglio dei parlamentari e non, come nel 2018, per la valanga grillina ormai in ritirata. 

Sui nomi certi, si punta anzitutto sugli uscenti. Al Senato strada libera per Valeria Valente che gode di grande stima da parte del segretario nazionale. Ma all’ombra del Vesuvio c’è da sistemare in posizione utile non solo l’uscente Lello Topo di Base Riformista ma anche Marco Sarracino, il segretario della Federazione fortemente voluto in questa corsa dal ministro del Lavoro Orlando e dal vice segretario nazionale Provenzano. Per lui un posto alla Camera perché per la giovane età non può correre al Senato dove potrebbe andare il deputato uscente Paolo Siani. Ma su Napoli c’è anche il sottosegretario uscente Enzo Amendola

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A Salerno, invece, andrà Piero De Luca, vicecapogruppo uscente alla Camera che avrebbe un collegio ma anche un posto nel proporzionale. E sempre a Salerno c’è da trovare posto per Federico Conte deputato di Articolo Uno. Altro uscente è il parlamentare sannita Umberto del Basso de Caro su cui il partito sembra puntare per una sfida diretta mentre a Caserta dovrebbe essere la volta di Stefano Graziano, vice di Boccia agli Enti locali. Non dovrebbe invece rientrare in questa corsa l’ex deputata e segretaria regionale Assunta Tartaglione. Il partito infatti l’ha chiamata nella commissione nazionale sulle liste e come tale non potrebbe essere della partita. 

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