A due passi da piazza Dante a Napoli, presso il cinema Modernissimo, è andata in scena la conferenza di Luigi de Magistris, portavoce nazionale della lista Unione Popolare, volta a presentare le candidate e i candidati dei collegi in Campania di Camera e Senato.
Ed è stata anche l’occasione per sintetizzare a voce la summa del de Magistris pensiero, con l’ex pm che si è caricato dell’ingrato compito di ricostruire una sinistra radicale in Italia, un po’ sul modello di quella di Melenchon in Francia. «La sinistra sta arrivando, è qui. Questa – ha spiegato - è la vera sinistra, il resto sono colori sbiaditi. Il Pd e Fratoianni non hanno più nulla di sinistra». Rincara poi la dose sui leader di Sinistra Italiana ed Europa Verde, alleati del Partito Democratico: «Se Fratoianni fosse di sinistra - ha aggiunto de Magistris - sarebbe venuto con noi, non con chi è per il nucleare, gli inceneritori, i bombardamenti, l'invio delle armi, il Jobs act, la Buona scuola, l'articolo 18. Non prendiamoci in giro, Fratoianni e Bonelli fanno un accordo di poltrone». Allora no allo spauracchio dell’autonomia differenziata: «Noi porteremo innanzitutto il riscatto del Sud, questi che stanno al potere sono quelli che hanno spinto per l'autonomia differenziata, che significa spaccare ancora di più l'Italia». E sì, invece, al discusso Reddito di Cittadinanza che «dev'essere un reddito di povertà, per chi si trova davvero in difficoltà. Noi siamo per maggiori controlli contro gli abusi e per politiche attive del lavoro, cosa che non hanno fatto i partiti del governo Draghi». D’altronde, il programma di Unione Popolare parla chiaro, proponendo politiche redistributive dei redditi attraverso l’estensione della base imponibile Irpef sulle rendite finanziarie e immobiliari. Oltre che una tassa patrimoniale a partire da una soglia di un milione di euro.
Nelle dichiarazioni ai cronisti presenti tiene banco poi la politica internazionale, in contrasto con quelli che sono i dettami dell’Unione Europea, ad esempio, sulle sanzioni alla Federazione Russa. «Vanno rimosse.
Immancabile, poi, come per ogni candidato che si rispetti, l’invito a recarsi alle urne, che fa il verso al voto utile richiamato dal segretario Pd Letta nei giorni scorsi. «Siamo il voto utilissimo contro le destre. Chi dice “votate utile per contrastare le destre”, come il Pd, è quello che mentre lo dice ci governa con le destre. Quindi l'unico voto utilissimo, concetto su cui Letta ha ragione, è per Unione Popolare. È l'unico voto che può arginare le destre e il consociativismo e mettere in difficoltà quelli che hanno tradito la sinistra in questi anni». L'ultimo strale viene riservato al suo successore a palazzo San Giacomo, Gaetano Manfredi. «Io sono sempre a Napoli, ma il sindaco non lo vedo, non c’è - ironizza - se andremo in Parlamento, noi difenderemo Napoli, indipendentemente da chi sarà il sindaco». Nella saletta del cinema Modernissimo - circa 150 i presenti tra i militanti delle formazioni politiche che compongo UP e i simpatizzanti dell'ex primo cittadino - c’è tempo poi di presentare i candidati più importanti, alcuni dei quali reduci dalla stagione di amministrazione decennale della città: l’avvocato ed ex consigliere comunale Elena Coccia, l’ex assessore al bilancio Rosaria Galiero, l'ex assessore al welfare Giovanni Pagano, l’ex consigliere comunale Salvatore Pace, l’attivista per i diritti delle persone transessuali Loredana Rossi e il leader di Potere al Popolo Giuliano Granato.