Il ballo dei verbali: cambia di nuovo l'ordine degli eletti al Comune di Casoria

Il ballo dei verbali: cambia di nuovo l'ordine degli eletti al Comune di Casoria
di Domenico Maglione
Domenica 30 Giugno 2019, 14:00
3 Minuti di Lettura
Clamoroso: modificata ancora una volta la squadra degli eletti al consiglio comunale di Casoria. Non è stato sufficiente un doppio riscontro dei dati elettorali da parte dell' ufficio comunale per definire la composizione della nuova assise cittadina. Il seggio elettorale centrale, che ha proceduto alla proclamazione degli eletti, infatti smentisce i risultati precedentemente resi noti e in parte riscrive la composizione oltre che la graduatoria dei nuovi rappresentanti del civico concesso.
 
I casi più eclatanti? La giovane Marianna Verre, sicuramente, che scala posizioni e, nella lista Casoria per Bene, dalle retrovie passa al secondo posto soffiando la poltrona in consiglio comunale a Esposito che ora è addirittura quarto, scavalcato a sua volta da Angelo Russo. Nella lista Obiettivo comune, Francesco Russo, invece retrocede in seconda posizione (ma farà regolarmente parte del Consiglio comunale) lasciando la piazza d'onore al giovane Alessandro Mariano Graziuso. Nell'elenco di Casoria Viva, inoltre, Salvatore Iavarone scavalca Amalia Pizza e prende il posto di quest'ultima in consiglio comunale. Altre variazioni non sono risultate significative ai fini della composizione già nota del consiglio comunale: le modifiche di alcuni voti hanno solo cambiato l'ordine di arrivo per qualche candidato. Ma è d'obbligo una domanda: come e perché è capitato questo pasticcio? Perché sono state fatte tre letture diverse dei verbali dei seggi elettorali? È un errore degli operatori o dei presidenti? O addirittura un mix che ha amplificato gli effetti? C'è una differenza tra prospetti e copia del verbale di seggio - che devono essere invece obbligatoriamente identici - consegnati al seggio centrale, per il successivo inoltro alla Prefettura, e quelli inviati al Comune?

Gli interrogativi sono tanti e tali che qualcuno, come Elena Vignati del M5S, chiede addirittura se queste elezioni siano valide. Secondo la rappresentante grillina i verbali di 42 delle settantadue sezioni elettorali risultano alterati con la sovrapposizione di fogli recanti i risultati e attaccati senza timbro di unione e firme dei presidenti e dei componenti dei seggi. La replica: «Nulla di illegale: i fogli sono stati inseriti su indicazione dell'ufficio elettorale con liste prestampate per velocizzare le operazioni. Non ci sono brogli né complotti» dice Giuseppe Vibrato, presidente di seggio. Una cosa è certa: il verdetto dell'ufficio elettorale centrale ora è efinitivo e potrebbe essere messo in discussione eventualmente soltanto da un ricorso, ovviamente motivato, al tribunale amministrativo regionale. Ma i tempi non sarebbero brevi nè l'esito scontato.

C'è, intanto, chi punta l'indice sulla composizione dei seggi elettorali. «Quasi il cinquanta per cento dei presidenti ha rinunciato all'ultimo momento così come gli scrutatori, obbligando il comune ad intervenire alla meno peggio» sottolinea un esponente del centrodestra. Il neo eletto sindaco Raffaele Bene, intanto, ha provveduto anche ad un avvicendamento al vertice dell'ufficio elettorale comunale finito sotto i riflettori anche per carenza di personale, a causa di prepensionamenti e congedi. Sui social c'è chi chiede l'intervento della Procura e chi più semplicemente chiarezza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA