Emergenza camorra a Napoli, Mattarella faccia a faccia con de Magistris

Emergenza camorra a Napoli, Mattarella faccia a faccia con de Magistris
di Luigi Roano
Mercoledì 8 Maggio 2019, 12:00 - Ultimo agg. 15:53
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Sempre presente, sempre vicino alla capitale del Sud, figurarsi in questi drammatici momenti che segneranno per sempre la storia della città. Tropo forte lo choc per il ferimento di Noemi - appena 4 anni - colpita da un proiettile vagante in piazza Nazionale nel corso di una sparatoria. Così, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - in città per il «Simposio Cotec Europa» al San Carlo con il re di Spagna Felipe VI e il presidente della Repubblica del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa - ha voluto sincerarsi di persona sulla situazione criminalità e ha incontrato il sindaco Luigi de Magistris.
 
Il faccia a faccia c'è stato intorno alle 13,15 in una sala attigua a quella dove si è tenuto poi il pranzo di gala. In quella sala il capo dello Stato ha salutato anche il presidente della Regione Vincenzo De Luca - ed è stata l'occasione per una nuova stretta di mano tra sindaco e governatore - poi per qualche minuto il Presidente ha avuto uno scambio fitto da solo con l'ex pm. Va ricordato che appena tre settimane fa Mattarella era venuto in città per un altro terribile episodio di cronaca nera, l'omicidio di camorra all'esterno di una scuola elementare davanti a decine di bambini al Rione Villa. Allora come ieri Mattarella ha voluto testimoniare la presenza dello Stato a Napoli, come dire «io ci sono»: ci ha messo la faccia su un teatro bello come Napoli ma che a volte si trasforma in un inferno. Non a caso la richiesta di sicurezza è ai primissimi posti nella scala di priorità dei napoletani. L'incontro con de Magistris ha avuto questo sapore, il resto lo farà la preoccupazione e la volontà di approfondire l'emergenza Napoli del capo dello Stato che avrà il suo peso nelle scelte che compiranno - si spera a breve - Parlamento e Governo sulla questione camorra e criminalità a Napoli. Almeno questo auspica de Magistris, che inquadra così l'incontro con Mattarella: «Con il presidente Mattarella - racconta il sindaco - c'è stato un saluto veloce durante il quale ha portato il suo pensiero per quanto accaduto venerdì: è rimasto colpito dalla reazione della città facendo riferimento all'iniziativa che si è svolta domenica in piazza Nazionale. Il Presidente è sempre molto attento alla città, sensibile, puntuale e presente». De Luca non ha rilasciato dichiarazioni sulla vicenda. ha partecipato al Simposio e al pranzo. Poi è andato via a piedi dall'uscita di piazza del Plebiscito nel suo ufficio a Santa Lucia. Ma è noto come il governatore abbia una grande attenzione sulla questione sicurezza e stia lavorando anche lui per portare strumenti per combattere i clan.

Molto forti i toni di de Magistris - spesso contraccambiato con la stessa moneta - quando il discorso sicurezza è scivolato sul ministro dell'Interno Matteo Salvini. Il sindaco però nega che a Napoli ci sia un'emergenza: «Adesso - dice - ci auguriamo soprattutto che Noemi possa stare meglio nelle prossime ore e che venga preso subito il responsabile ma a Napoli non c'è un'emergenza. Quanto accaduto è un fatto grave, inaudito e inaccettabile perché quando si colpisce una bambina si colpisce il sentimento di tutta la gente perbene che è la stragrande maggioranza dei napoletani. Però bisogna stare attenti a non declinare una realtà che non esiste perché Napoli ha scelto il riscatto, l'orgoglio e la partecipazione. E per questo chiediamo allo Stato di intervenire maggiormente contro questi fenomeni e di contrastarli con maggiore tenacia e forza». Quindi l'affondo su Salvini. «Le forze sono inadeguate, la coperta è corta e lo Stato non investe in sicurezza. Faccio il sindaco da otto anni, ho avuto il privilegio di confrontarmi con orientamenti politici più diversi. I governi passano ma le politiche sono sempre le stesse, forse questo governo fa più propaganda con Salvini che si presenta come il capitano muscolare e invece sta diventando il mollusco istituzionale a volte vestito da bullo».
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