Comunali a Napoli, l'ex M5S Carelli vota Maresca: «Grande candidato oltre i simboli»

Comunali a Napoli, l'ex M5S Carelli vota Maresca: «Grande candidato oltre i simboli»
di Valentino Di Giacomo
Lunedì 14 Giugno 2021, 08:00 - Ultimo agg. 21:20
4 Minuti di Lettura

«Conosco Catello Maresca da anni e l'ho seguito in tutti i suoi successi da pm quando ha di fatto smantellato il clan dei Casalesi. Dopo oltre 30 anni di amministrazioni di sinistra credo sia la persona giusta per risollevare Napoli con serietà». Un apporto in più per Maresca, nel mentre che i tradizionali partiti di centrodestra decidano di ufficializzare il loro sostegno al pm, arriva da Coraggio Italia, il nuovo partito della coalizione nato dall'idea del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Del nuovo soggetto politico ne fa parte Emilio Carelli, ex deputato M5s, ma soprattutto ex direttore di Sky Tg 24 che ha seguito anche da giornalista le imprese giudiziarie del candidato sindaco che appoggia.

L'apporto di Coraggio Italia c'è. Quello degli altri partiti?
«Ne abbiamo discusso la scorsa settimana con tutti i leader del centrodestra, non ci saranno problemi a sostenere un progetto autenticamente civico come quello di Maresca».

Ecco, autenticamente civico. Lei che si è tuffato in politica con un progetto che nasceva proprio così come quello del Movimento 5 Stelle, come definisce il posizionamento di Maresca? È possibile mettergli la casacca del centrodestra?
«Al di là delle casacche, Maresca è una brava persona, competente, che ha sempre avuto un grande spirito di servizio mettendo le battaglie per la legalità al primo posto.

Lui si definisce un moderato, in linea con le idee che vogliamo rappresentare anche noi con il nostro partito sulla scena politica italiana».

Con quale programma? Ne avete già parlato?
«Le elezioni si terranno ad ottobre e ci sarà tempo per fissare dei punti programmatici. Per il nostro partito il responsabile del Sud è Cosimo Sibilia che ben saprà come saper radicare il partito sul territorio, gli ho proposto di organizzare un tour nel Meridione per raccontare i nostri progetti che per Napoli sono in linea con il programma che ha formulato Maresca».

Priorità?
«Maresca punta a risolvere anche i problemi finanziari di Napoli per le scellerate amministrazioni precedenti, poi ovviamente ci sono tutti gli interventi da fare nelle periferie come Scampia e San Giovanni, senza dimenticare l'eterna vicenda di Bagnoli che da giornalista ne ho sentito parlare per 30 anni ed è, purtroppo, sempre di attualità perché è rimasto tutto fermo».

Tornando al politichese, si valuta pure l'idea di creare un unico simbolo di centrodestra sulla scorta della federazione proposta da Salvini. Le piace l'idea?
«Ne parleremo e decideremo, per Napoli non ci sarebbero problemi se servisse ad aiutare Catello. A livello nazionale invece il nostro partito, appena nato, ha necessità di farsi conoscere, quindi non credo sia una buona idea federarci. Sui fondi del Recovery Plan, ad esempio, siamo convinti che vadano destinati il 60% al Sud e il 40% al Nord, all'opposto di quanto è stato previsto ora. Se riparte il Sud riparte l'Italia e Napoli può fare da traino».

Di simbolo unico se ne parla pure perché la Lega avrà pur cominciato a prendere qualche voto al Sud, ma forse è un simbolo ancora respingente a queste latitudini per il suo passato?
«Matteo Salvini ha fatto un percorso importante in questi anni e l'eliminare la parola Nord dal suo simbolo ne è la dimostrazione. Per noi non c'è nessun imbarazzo e se dovesse verificarsi la circostanza che a Napoli possa esserci un'unica lista non sarà certamente per qualche problema con la Lega. Poi è chiaro che noi crediamo che proprio il nostro progetto politico possa radicarsi molto al Sud e lavoreremo a fondo per raggiungere questo obiettivo».

Domani ci sarà Conte a Napoli in sostegno di Manfredi. Quando vedremo invece i leader del centrodestra?
«Ne ho parlato con Cosimo Sibilia per organizzare un incontro anche tra Brugnaro e Maresca. I leader ci saranno. Ad ogni modo, anche giornalisticamente, questa tra Manfredi e Maresca è una bella sfida politica che mette da parte il populismo: un docente contro un magistrato. Bella notizia per Napoli avere queste risorse».

Da ex M5s come vede il loro percorso? Conte risolleverà i grillini o ci sarà un dualismo con Di Maio?
«Guardo al futuro, ma auguro all'M5s tanto successo. L'arrivo di Conte, ormai da leader in pectore come si definisce, potrebbe rappresentare una svolta e dare al Movimento una grande prospettiva. È Conte l'unico leader in grado di fare questo percorso anche in base al grande lavoro che ha fatto da presidente del consiglio. Sul dualismo dovreste chiederlo a loro, ma l'unico in grando di tenere unite tutte le anime dell'M5s credo sia proprio Conte». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA