De Luca-de Magistris: il grande gelo, al San Carlo niente stretta di mano

De Luca-de Magistris: il grande gelo, al San Carlo niente stretta di mano
di Luigi Roano
Martedì 29 Maggio 2018, 08:26 - Ultimo agg. 09:57
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Questa volta non c'è stata nemmeno la gelida stretta di mano della settimana scorsa al salone del libro. Il sindaco Luigi de Magistris e il presidente della Regione Vincenzo De Luca nel palco reale del San Carlo - al Massimo napoletano c'era la cerimonia del premio Matilde Serao organizzata da Il Mattino - hanno avuto la capacità di ignorarsi totalmente per un quarto d'ora, fino a quando non si sono spente le luci ed è iniziato lo spettacolo. Distavano l'uno dall'altro poco meno che tre metri. De Luca si è seduto al lato destro del palco, de Magistris dalla parte opposta. Non hanno mai incrociato lo sguardo. De Magistris - in verità - seduto c'è stato poco, prima dello spettacolo ha lungamente parlato con il parlamentare dem Gennaro Migliore, il questore Antonio De Iesu, il prefetto Carmela Pagano e altre autorità. Poi si è seduto accanto alla scrittrice iraniana Azar Nafisi, vincitrice del premio Serao, appena si è aperto il sipario.
 
Una situazione imbarazzante per gli altri ospiti. Insomma altro che gelo, ciascuno va per la propria strada e quella della cooperazione istituzionale sembra davvero in salita. L'ultimo audio di De Luca che inveiva contro il sindaco, trapelato dopo che il governatore aveva incontrato un gruppo di Lsu, è risultato particolarmente indigesto all'ex pm. Il cui ritornello, rispetto al rapporto con De Luca, è sempre lo stesso: «Pronto a sedermi in qualsiasi momento per discutere dei problemi della città e instaurare un dialogo istituzionale». Tuttavia va ricordato che al salone del libro De Luca per primo tese la mano al sindaco. Ieri sera un gesto distensivo da parte dell'ex pm non avrebbe guastato. La speranza è che tutto questo gelo, tutta questa distanza tra i rappresentanti delle due massime Istituzioni cittadine e regionali, non lo paghino i napoletani. I dossier sul tavolo del Comune e della Regione sono tanti: si va dal pianeta trasporti - dove l'Anm rischia il crac - alle Universiadi dell'anno prossimo. La cooperazione è necessaria per non dare un cattivo servizio ai cittadini. Il trasporto pubblico è essenziale, il governatore sull'Anm ha dichiarato la settimana scorsa che «se il Comune non riesce a risolvere la vicenda ci penserà la Regione». Sarebbe opportuno un intervento prima della prospettiva del fallimento. Quanto alle Universiadi è ancora in atto lo scontro sul villaggio degli atleti. Il Comune ha dato il via libera alla Mostra d'Oltremare, la Regione ritiene quella scelta sbagliata.
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