Europee, Roberti sfonda a Napoli:
eletto con Ferrandino e Cozzolino

Europee, Roberti sfonda a Napoli: eletto con Ferrandino e Cozzolino
Lunedì 27 Maggio 2019, 08:22 - Ultimo agg. 28 Maggio, 08:22
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L'ex Procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti, è il candidato più votato a Napoli per le Elezioni Europee 2019.

Il capolista nella circoscrizione Italia Meridionale del Partito Democratico ha ottenuto nel capoluogo campano circa 18mila preferenze (quando restano pochissime sezioni da scrutinare), davanti a Matteo Salvini (oltre 13mila preferenze) e Silvio Berlusconi (oltre 10mila). Nei 5Stelle il più votato è stato Mariano Peluso, seguito da Maria Chiara Gemma. 

La Campania dovrebbe dunque eleggere tre candidati del Pd: Franco Roberti, che dovrebbe essere il più votato dell'intera Circoscrizione Meridionale, dove ottiene oltre 142mila voti, seguito da Giosi Ferrandino (80mila) e Andrea Cozzolino (76mila). Se questi dati fossero confermati non ritornano a Bruxelles gli uscenti Pina Picierno (75mila) e Massimo Paolucci (55mila).

«Il voto europeo ci dice che il Pd è l'unico partito in grado di contrapporsi alla marea montante di populismo demagogico e nazionalismo di questo governo e della Lega in particolare. I cittadini hanno capito che è importante avere un Pd forte» afferma Franco Roberti. Roberti, ex procuratore nazionale antimafia, spiega che «il Pd ottiene un risultato molto incoraggiante, che dimostra come Zingaretti sia riuscito a conseguire l'obiettivo di riunire il partito e far partire la ricostruzione basata sull'apertura alla società civile e l'unità delle componenti. Abbiamo recuperato e continueremo a recuperare consensi che erano andati perduti,per il Pd è iniziato un importante trend di risalita».

Sul forte risultato della Lega in Campania, Roberti sottolinea il peso del messaggio sulla sicurezza in campagna elettorale: «un messaggio, quello di Salvini, che noi abbiamo contestato perché sbagliato e riduttivo ma che ha funzionato.
Una parte dell'elettorato guarda alla Lega come garanzia proprio sul tema della sicurezza. Abbiamo cercato, e in parte ci siamo riusciti, di far capire che il problema non sono i migranti, che diventano un problema quando non integrati, ma le mafie, la camorra, le baby gang. Continueremo a lavorare». Roberti guarda ora alla prossima esperienza da europarlamentare: «In Europa il quadro del Parlamento -dice - è di una netta maggioranza delle forze democratiche e progressiste rispetto a nazionalisti. Salvini in Europa non passa e grazie a questa maggioranza potremo rilanciare l'integrazione europea con una forte attenzione alla persona, ai territori, allo sviluppo, all'ambiente, obiettivi che sono stati trascurati. Dobbiamo cambiare l'Europaa nel senso di un ritorno agli Stati Uniti d'Europa, con un'unione politica e non solo monetaria».
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