Evasione fiscale, patto tra Comune di Napoli, Guardia di Finanza e Agenzia dell'Entrate

Firma protocollo d'intesa tra Comune di Napoli, Guardia di Finanza e Agenzia dell'Entrate per combattere l'evasione fiscale
Firma protocollo d'intesa tra Comune di Napoli, Guardia di Finanza e Agenzia dell'Entrate per combattere l'evasione fiscale
di Emma Onorato
Lunedì 25 Luglio 2022, 17:00 - Ultimo agg. 26 Luglio, 07:20
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Il Comune di Napoli, l'Agenzia dell'Entrate e la Guardia di Finanza scendono in campo per combattere l'evasione fiscale attraverso un lavoro che li vedrà impegnati in stretta sinergia e cospicua collaborazione. Così a Palazzo San Giacomo è stato firmato un protocollo d'intesa tra il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il direttore dell'Ade, Ernesto Maria Ruffini e il comandate regionale delle Fiamme gialle, Giancarlo Trotta.

«È un passaggio importante perché Napoli è una città dove ci sono tanti cittadini onesti, la maggioranza, che paga le tasse. Ma abbiamo anche dei grandi margini di evasione che poi fanno sì che i servizi non sono all’altezza della sfida - spiega il primo cittadino, Gaetano Manfredi - E poi le tariffe sono estremamente elevate quindi le persone oneste pagano anche per le persone che non lo sono».

La sottoscrizione del documento, attraverso l'incrocio delle banche dati, «ci consentirà di combattere questa evasione odiosa che fa un grande danno alla città e ai cittadini onesti». 

Un obiettivo di contrasto a fenomeni evasivi ed elusivi - di primaria rilevanza politica e sociale - proiettato a un recupero del sistema di legalità ed equità. Un'intesa di notevole importanza per Napoli che, attraverso tale documento, si pone alla pari delle altre grandi città d'Italia.

Il contributo del Comune assume un ruolo centrale grazie alla disponibilità data da un ricco patrimonio informativo che garantisce un tangente e determinante apporto alla rilevazione di alcune tipologie di irregolarità fiscali: «I dati che noi abbiamo riguardano un po’ tutte le tasse locali - spiega Manfredi - Noi amplieremo questo accordo, lavorando progressivamente con la Guardia di Finanza, che riguarda non solo le tasse locali ma anche la tassa di soggiorno. Lavoreremo sul tema della tassa sui rifiuti, sarà un lavoro integrato, anche sull’Imu dove abbiamo problemi sulla banca data sugli immobili, che ci aiuterà molto in questa fase di riorganizzazione dei servizi di riscossione». 

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«È un protocollo che consente un lavoro congiunto e sinergico tra tre soggetti, il Comune la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Entrate, per mettere a fattor comune quelle informazioni necessarie per recuperare risorse pubbliche che, se segnalate e poi recuperate, resteranno per buona parte a disposizione del Comune», sottolinea Ernesto Maria Ruffini, direttore dell'Agenzia dell'Entrate durante la presentazione del protocollo a cui hanno preso parte il sindaco di Napoli, Geetano Manfredi, l'assessore al bilancio del Comune di Napoli, Pier Paolo Baretta e il comandante regionale della Guardia di Finanza, Giancarlo Trotta. Risorse che quindi andrebbero a giovare nell'interesse dei cittadini per l'erogazione dei servizi pubblici. 

Inizia un importante percorso basato sulla condivisione di esperienze e know how che - da come evidenzia Ruffini - si spera possa essere d'esempio anche per altri Comuni che necessitano di maggiore esigenza di recupero risorse. Solo il 3% dei Comuni italiani ha raggiunto questo tipo d'intesa - come ricorda Ruffini - ovvero «su 7904 Comuni, sono meno di 300» quelli che hanno sottoscritto tale documento.

«Da questo scambio di informazioni dovranno derivare sia attività operative, ma soprattutto esperienze ed idee su come poter fare meglio ed implementare questo tipo di collaborazione», chiosa Giancarlo Trotta, comandante regionale delle Fiamme gialle, evidenziando come tale raggio d'azione sia costantemente finalizzato a beneficio dei cittadini.    

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