Fase 2 in Campania, De Luca contro tutti: «Governo irresponsabile sul voto, i sindaci evitino uscite a capocchia»

Fase 2 in Campania, De Luca contro tutti: «Governo irresponsabile sul voto, i sindaci evitino uscite a capocchia»
Venerdì 29 Maggio 2020, 15:57 - Ultimo agg. 30 Maggio, 08:32
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«Sulla scelta della data delle elezioni regionali il governo ha assunto posizioni francamente irresponsabili». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ricordando che «la data delle elezioni la fissano le Regioni e non il governo nazionale, ma il governo - ha aggiunto De Luca - ha escluso due mesi fa, nel pieno dell'epidemia, che si facessero le elezioni prima di settembre. Nel frattempo in Italia abbiamo aperto tutto, i negozi, i centri commerciali, le palestre, le piscine. Diventa francamente ridicolo in queste condizioni impedire che si vada a votare da qui a due mesi, perché la proposta delle Regioni che devono andare a votare è votare l'ultima settimana di luglio, fra due mesi».  

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«Vi è un altro furto fatto a danno della Campania da parte del Ministero dell'Economia che deve restituire alla Campania 240 milioni di euro come sancito da una sentenza della Corte dei Conti, ma fanno finta di non sentirci» ha sottolineato De Luca. «Ne ho parlato con il presidente del Consiglio, non avuto ancora ritorni, ne ho parlato ovviamente a lungo con il ministro dell'Economia, che è una persona amica e garbata ma che mi auguro dia cenni inequivoci di esistere. Non vorrei che nel frattempo fosse spirato e non vorrei leggere su qualche manifesto nel centro storico di Roma che la sua anima è volata altissimo, lasciandoci in questa valle di lacrime a combattere per avere quello che il ministero ci ha tolto. Continueremo la nostra battaglia ed è bene che i nostri concittadini lo sappiano, ed è bene che sappiano anche forze politiche campane ed esponenti politici campani non stanno facendo niente per la Campania».



Nel corso della diretta Facebook con la quale ogni venerdì fa il punto sulla situazione coronavirus, De Luca ha poi affrontato il tema della mobilità tra regioni sottolineando che «non c'entrano Nord e Sud e guerre di religione», ma «è del tutto ragionevole, se abbiamo un territorio con un numero altissimo di contagiati, che quel territorio debba avere delle limitazioni per quello che riguarda la mobilità. A oggi non abbiamo dal governo la definizione di un criterio semplice e indiscutibile. Ci auguriamo che il governo faccia scelte ragionevoli e sempre con l'obiettivo di evitare la moltiplicazione dei focolai di contagio. Noi cercheremo di tutelare fino in fondo la situazione epidemiologica della regione, di evitare la diffusione del contagio e di focolai». 

E ancora, un autentico show contro la proposta dei 60mila volontari civici: «Il governo ci apre il cuore alla speranza e infatti ha deciso una straordinaria operazione mistica, 60mila assistenti volontari. Abbiamo posto la domanda: che devono fare? Possono fare la multa a chi non porta la mascherina obbligatoria? No. Possono multare chi non mantiene i tavoli distanziati ai ristoranti? No. Possono controllare un po' la movida o regolamentare un po' il traffico? No. E allora ci domandiamo: cosa devono fare? Ci è stato risposto che possono fare moral suasion. Cioè faranno  esercizi spiritual. Vedremo 60mila persone andare in giro con il saio con sopra scritto “Pentiti è colpa tua” nei vicoli, nei mercati, fra gli stand dei venditori di frutta. Abbiamo anche domandato ma saranno persone con una qualche specializzazione per fare la moral suasion? No, si sono formati alla scuola del niente e saranno chiamati a fare il nulla. Possiamo consolarci, il governo ha deciso di ridare vita dopo 8 secoli al movimento degli spirituali, gli allievi di Ubertino da Casale e Jacopone da Todi che andranno in giro per i nostri centri storici a portare la buona novella e a fare moral suasion. Mi auguro solo che non vengano a bussare alle nostre porte di casa alle tre di pomeriggio quando qualcuno di noi si sarà appena assopito per farsi mezz'ora di pennichella, a ristoro delle tante tensioni che ci vengono da Roma. A volte sembra di doversi convincere che nel paese l'unica cosa seria è il cabaret».
 

 

A proposito di movida, De Luca ha illustrato l'ultima ordinanza senza tralasciare stoccate a de Magistris: «Noi dobbiamo aprire le attività in sicurezza per non richiudere, bisogna evitare uscite infelici, del tipo “apriamo tutto” per fare populismo e demagogia e per questo suggerirei - rivolto ai sindaci della Campania - di non fare uscite a capocchia...».
E sulla movida: «Un saluto affettuoso ai ragazzi e alle ragazze, se vi vendono vodka a 50 centesimi sappiate che viene distillata nelle reti fognarie della nostra città. E non vi abbassate la mascherina quando parlate a 50 centimetri di distanza perchè è proprio quello il momento in cui serve. Sennò che la mettete a fare? L'altalena del numero dei contagi per me è un momento di tensione permanente. Psicologicamente abbiamo rimosso, ma chi ha responsabilità istituzionali non può dimenticare che il problema è dietro l'angolo. Le mie serate sono intossicate dalle ore 22, quando mi trasmettono i dati dei contagi. Aiutateci ad aiutarvi», ha concluso il governatore.

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