Festa delle forze armate a Napoli, Palomba e Manfredi tra premiazioni e sfilata dei reparti

Festa delle forze armate a Napoli, Palomba e Manfredi tra premiazioni e sfilata dei reparti
di Emiliano Caliendo
Venerdì 4 Novembre 2022, 15:40 - Ultimo agg. 5 Novembre, 09:31
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Venerdì 4 novembre, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose, è stata celebrata a Napoli la Festa dell'Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate. La giornata si è articolata in tre momenti: il primo, con inizio alle 10.15, ha avuto luogo presso il Mausoleo di Posillipo dove le autorità hanno deposto corone di alloro in onore dei caduti. Successivamente, dalle 11 in piazza del Plebiscito, innanzi ai reparti schierati, si è tenuta la cerimonia dell'Alzabandiera con la lettura da parte del prefetto di Napoli, Claudio Palomba, e del Comandante Logistico della Marina Militare, l’ammiraglio Giuseppe Abbamonte, dei messaggi rispettivamente del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del ministro della Difesa, Guido Crosetto. Nel corso della manifestazione poi è stato consegnato il Tricolore all'Istituto Comprensivo “Francesco Baracca", intitolato alla memoria dell'asso dell'aviazione italiana, medaglia d'oro al valor militare, che perse la vita nel 1918. È seguita poi, presso il Salone delle Muse del Palazzo di Governo, la consegna delle benemerenze concesse dal Presidente della Repubblica ai cittadini di questa provincia.

La cerimonia si è conclusa con la consegna di diversi riconoscimenti civili: una Medaglia d'argento al Merito Civile attribuita al Comune di Giugliano in Campania dove «durante la Seconda guerra mondiale, i tedeschi fucilarono 13 abitanti. Diversi civili furono perseguitati ed uccisi per strada. Altri civili morirono a causa dei bombardamenti. Esempio di estremo sacrificio»; una Medaglia d'oro al Merito Civile conferita alla memoria di Francesca Scaramellino che «Sostenne il movimento di liberazione in Val D'Aosta e salvò, unitamente al marito, molti dei suoi membri. Fu deportata nel campo di sterminio di Ravensbruck. Straordinario esempio di sacrificio e di coraggio»; ed una Medaglia d'oro per vittima del terrorismo conferita al sergente dell'Esercito Italiano Ugo Volpe, in quanto durante un'attività congiunta con personale dell'Afghan National Army, questi rimase coinvolto in uno scontro a fuoco, a causa di un attacco da parte di un gruppo di insurgents, riportando un'invalidità permanente. 

A margine delle premiazioni così il prefetto Palomba ha commentato le celebrazioni odierne: «Abbiamo cercato di coagulare sia la giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate insieme a questi riconoscimenti a queste persone che hanno dato tanto.

L’ultimo, appunto, è stato consegnato ad un sergente dell’Esercito che si trovava in Afghanistan. Penso siano giornate importanti dove è assolutamente necessario il ricordo e la memoria. Stamattina avevamo anche la presenza delle scuole, una di queste è stata premiata. Credo che questi valori vadano tramandati e trasportati nei confronti dei giovani».

Un modo per sottolineare l’importanza, sempre attuale, delle forze armate italiane: «Le Forze Armate – ha detto Palomba - hanno un ruolo determinante sia per quello che riguarda gli aspetti della guerra, che è abbastanza vicina, ma soprattutto le missioni di pace. In questo devo dire che l’esercito italiano ha dato tanto e sta dando tanto anche per la missione Strade Sicure, quindi in tema di ordine e sicurezza pubblica». Il prefetto di Napoli rivolge poi un monito alle giovani generazioni, così distanti nei valori e nei comportamenti da quei ragazzi del ’99 (1899), appena diciottenni, che si sacrificarono per la Patria nel corso della Prima guerra mondiale. «Ai diciottenni di oggi che si lasciano abbandonare alla violenza dico che i valori sono altri e soprattutto che prendano esempio da queste persone che hanno avuto un riconoscimento per quello che hanno fatto nella vita nei loro rispettivi campi di lavoro. Gli sballi e queste situazioni a cui assistiamo purtroppo, devono cessare e stiamo lavorando per questo, ma c’è necessità che siano loro per primi a rendersi conto che i valori nella vita sono altri». 

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Tra le autorità presenti che hanno assistito alla sfilata dei reparti e alle melodie suonate dalla Fanfara del 10° reggimento carabinieri “Campania" di Napoli, anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha portato il proprio saluto ai corpi del nostro esercito. «Le Forze Armate – ha affermato Manfredi - sono una delle grandi istituzioni su cui si basa la democrazia nel nostro Paese. Sono impegnate in Italia e all’estero donne e uomini che danno il loro contributo fondamentale per la sicurezza, la pace e l’aiuto alle popolazioni. Quindi, questa celebrazione è molto significativa per l’unità del nostro Paese in un momento molto complesso dello scenario internazionale. E Napoli è stata sempre una città in prima linea sia nella difesa della democrazia e della libertà, sia nel rapporto con le Forze Armate che sono presenti in città». L'ex ministro dell'Università ha poi ricordato il sacrificio dei tanti napoletani e campani che persero la vita durante le due guerre mondiali servendo la Nazione: «Ieri abbiamo ricordato in una bella cerimonia l’anniversario del Milite Ignoto che rappresenta i tanti napoletani e campani che si sono sacrificati nelle tante guerre e che hanno sacrificato la loro vita per la libertà di cui noi oggi godiamo».

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