La Fondazione Banconapoli ingloba l'ex Carichieti: «Orgoglio per il Sud»

La Fondazione Banconapoli ingloba l'ex Carichieti: «Orgoglio per il Sud»
di Valerio Iuliano
Martedì 5 Marzo 2019, 10:30
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La Fondazione Banco Napoli ingloba l'ex Carichieti. Il Consiglio generale ha deliberato ieri all'unanimità la fusione per incorporazione della Fondazione Chieti-Abruzzo e Molise. Un'operazione scaturita da un accordo tra i consigli di amministrazione dei due enti e che rappresenta il primo esempio nel Mezzogiorno di fusione tra due Fondazioni di matrice bancaria. Toccherà ora al Ministero dell'Economia e delle Finanze approvare l'operazione. E con ogni probabilità si tratterà di una semplice formalità burocratica. Nei prossimi giorni tutta la documentazione verrà trasmessa al Mef. Tra aprile e maggio sarà già stipulato l'atto pubblico di fusione.
 
«Siamo molto orgogliosi di questa operazione. Uniremo le energie con Abruzzo e Molise - commenta il presidente della Fondazione Banconapoli Rossella Paliotto - per rilanciare un'azione sociale da realizzare nei territori comuni di competenza». L'incorporazione della consorella abruzzese determina l'acquisizione al patrimonio della Fondazione BancoNapoli dello storico Palazzo De' Mayo, un imponente edificio del 600, il cui valore effettivo è stimato intorno ai 15 milioni di euro. Lo stesso Palazzo De' Mayo diventerà la sede della Fondazione in Abruzzo. «Nella recente visita a Chieti, i consiglieri di amministrazione - si legge in una nota di Palazzo Ricca - hanno donato le reliquie dei Santi e Beati teatini, conservate nell'archivio della Fondazione Banconapoli, al territorio teatino che, con ogni probabilità, le esporrà all'interno di Palazzo de Mayo». Sulla donazione interviene l'arcivescovo di Chieti Bruno Forte: «I Santi teatini sono un Ordine fondato da Gian Pietro Carafa, prima arcivescovo di Chieti e poi Papa, con il nome di Paolo IV. Questo è il legame tra Chieti e i Santi teatini».

L'operazione approvata ieri dal Consiglio Generale corrisponde ad uno degli obiettivi fondamentali dell'ente di via dei Tribunali. «La Fondazione- si legge nel progetto di fusione- persegue fini di interesse sociale e di promozione dello sviluppo economico e culturale in via prioritaria nelle regioni meridionali non insulari e quindi anche in Abruzzo e in Molise con interventi nei settori della ricerca scientifica e tecnologica, dell'arte e dei beni culturali, del volontariato e della filantropia». Una funzione che viene illustrata dalla presidente Rossella Paliotto: «La fusione tra due enti meridionali- spiega la Paliotto- si inserisce nell'ambito della strategia di riappropriazione del nostro ruolo nel sostegno alle fasce più deboli e nella formazione della pubblica opinione nell'intero Mezzogiorno. Non a caso abbiamo invitato allo stesso tavolo nella nostra sede tutti i governatori meridionali l'8 marzo per l'incontro intitolato La precaria unità' sul tema del regionalismo differenziato».

Le difficoltà finanziarie avevano indotto l'ente abruzzese a cercare forme di collaborazione con altre Fondazioni, così come previsto dal protocollo Acri-Mef del 2015, che fa riferimento alla possibilità di una fusione tra enti. La Fondazione Chieti Abruzzo-Molise aveva subito una notevole riduzione del proprio patrimonio dopo il crac della Carichieti Spa, la società bancaria conferitaria di cui deteneva l'80% delle azioni. Un crac che aveva di fatto azzerato la capacità di effettuare erogazioni. «La Fondazione BancoNapoli - si legge ancora nell'atto da cui è scaturita la fusione - è stata la prima, tra le poche fondazioni disposte al dialogo, a mostrare concreti segnali di apertura a favore della fondazione Chieti Abruzzo-Molise, tanto che entrambi gli enti hanno concordato di attivarsi per trovare condivise soluzioni finalizzate a sostenere la ripresa dell'attività istituzionale, nell'ambito del territorio di riferimento della fondazione abruzzese che rientra nel più ampio territorio di riferimento della Fondazione Banco di Napoli». Il passo successivo è stato il progetto di fusione di incorporazione, che sarà sancita definitivamente con la stipula dell'atto. I componenti del Consiglio Generale dell'ente di Palazzo Ricca saranno presto 22, con la prima designazione da parte del sindaco di Chieti. Per la Fondazione il prossimo passaggio sarà l'approvazione del Bilancio nel mese di aprile. Un passaggio decisivo.
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