Fondi sanità, Cisl fp Campania: «Bisogna fare chiarezza»

In foto Lorenzo Medici
In foto Lorenzo Medici
Mercoledì 22 Dicembre 2021, 12:34
3 Minuti di Lettura

«Bisogna fare piena luce sull’anomalia segnalata dalla Corte dei Conti circa la poca chiarezza nell’utilizzo da parte della giunta regionale dei fondi destinati alla sanità. La Funzione pubblica Cisl della Campania chiederà una verifica alle autorità competenti, tanto più importante oggi dopo l’approvazione da parte del Consiglio della legge di bilancio che ha aumentato l’addizionale Irpef vessando ulteriormente i cittadini già stremati dal Covid».

Il leader della federazione Cisl del pubblico impiego Lorenzo Medici non usa toni concilianti. «Siamo davanti – dice – ad atteggiamenti incomprensibili.

La Corte dei Conti pone un problema gravissimo relativo all’utilizzo che si è fatto dei fondi a destinazione vincolata assegnati alla sanità. Contemporaneamente, ci troviamo di fronte a una manovra, come sempre supinamente subita da un’assemblea regionale che anziché fare le leggi come da ruolo istituzionale se le vede imporre, che punta a raccattare 100 milioni di euro, vanificando del tutto gli sforzi messi in campo dal governo nazionale con lo stanziamento di 8 miliardi per la riduzione delle tasse.

Video

A che servono questi soldi? A chi sono destinati? Pretendiamo una risposta! E se non ce la dà l’esecutivo regionale, chiederemo alla giustizia di fare chiarezza. Perché troppe cose non ci convincono, e troppe cose vengono decise ed approvate senza confronti con le parti sociali rappresentative degli interessi generali, al punto che a volte sorge il dubbio se i cittadini ad ottobre del 2020 hanno eletto un presidente di giunta o un gerarca».

Medici conclude richiamando il gioco dell’oca. «In Campania non si fa programmazione, e puntualmente ogni ondata dell’emergenza sanitaria ci colpisce come se fosse la prima volta. È di queste ore la schizofrenia organizzativa che vede la corsa a riaprire reparti covid senza che nel frattempo i dg di Asl e Aziende ospedaliere abbiano dato corso compiuto alla circolare De Luca sulla proroga dei precari a dicembre 2022. I burocrati giocano sulla pelle della gente; intanto servono 10 mila addetti sopprimendo quelli ordinari, altro che i 3 mila sbandierati. Con buona pace per il diritto alla salute che in questa regione è da troppi anni negato, soprattutto per i malati alle prese con altre terribili morbilità che vengono regolarmente abbandonati a se stessi in nome di una riconversione delle strutture sanitarie ormai diventata un film in programma ad ogni ondata».

© RIPRODUZIONE RISERVATA